La roccia, e per esteso la montagna, ha sempre rappresentato per le popolazioni delle valli alpine l'elemento massimo di immutabilità, capace di superare il trascorrere del tempo. Lasciare il proprio segno sulla pietra permette all'uomo di condividere con la roccia questa caratteristica di far sopravvivere così la propria cultura, arte o religione.
Non a caso le rocce oggetto di incisioni sono il più delle volte caratterizzate da particolari litologie o evidenze morfologiche uniche, che le rendono rocce eccezionali, ancor prima che l'uomo vi si avvicinasse facendole diventare ancora più speciali.
Il fatto che quest'opera veda la luce nel primo anno di riconoscimento del territorio di Valsesia e Val Grande da parte della rete mondiale dei geoparchi UNESCO, sottolinea che il percorso intrapreso è quello giusto e le potenzialità di sviluppo sono promettenti, visto che il legame tra territorio e cultura è alla base del concetto stesso di geoparco.
Non si può non restare affascinati, sfogliando questo volume, dalla quantità e varietà di segni presenti sulle rocce del Parco. Messaggi sulla pietra che raccontano storie e tradizioni antiche, testimonianze preziose che custodiscono parte della memoria locale e che consentono di approfondire la conoscenza del nostro passato.
Per questa ragione l'Ente Parco ha dato avvio al loro censimento, documentandolo con fotografie e rilievi, con l'intento di garantirne la tutela e con la speranza che questa ricerca vada a costituire un'ulteriore occasione di valorizzazione del territorio.
Agosto 2014
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