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Il pessimismo che fa eco, viaggio provocatorio nell'Antropocene futuro

Viviamo in un'epoca in cui la distinzione tra natura e cultura si dissolve, un tema affrontato in modo eloquente nel libro "Ecopessimismo" di Claudio Kulesko. L'autore offre uno sguardo penetrante sulla complessa relazione tra l'umanità e l'ambiente che la circonda, portando alla luce domande fondamentali sulla nostra interazione con la natura.

  • Davide Figlia
  • Marzo 2024
Venerdì, 22 Marzo 2024
Il pessimismo che fa eco, viaggio provocatorio nell'Antropocene futuro

Kulesko esplora il concetto che la "natura" sia una finzione di grande potere, una prospettiva sostenuta da diverse correnti di pensiero. Il libro ci guida attraverso estratti che esaminano la Baia di Clayoquot nella Columbia Britannica, evidenziando come la percezione del bosco oscilli tra risorsa economica e santuario biodiverso. Questo dualismo spinge l'autore a riconoscere la natura come una costruzione sociale, senza un'ontologia preesistente condivisa.

L'autore sottolinea come la negazione della priorità del naturale sull'artificiale ponga questioni etiche significative, specialmente in merito all'inquinamento e ai cambiamenti climatici. L'affermazione che ogni specie sia costantemente al bivio tra natura e cultura può aprire la strada a futuri abusi.

Attraverso un approfondimento filosofico, Kulesko mette in discussione anche le correnti anti-naturaliste, evidenziando l'importanza della preservazione della distinzione tra natura e cultura per affrontare la crisi ecologica. I nuovi materialismi, che restituiscono agli enti non umani un'agency simile a quella umana, rischiano di diventare un elisir miracoloso, perdendo di vista la specificità umana.

Il concetto di "Ecopessimismo", presente nel lavoro di Kulesko, è descritto come una provocazione che esplora il peggiore dei mondi possibili, devastato dall'uomo. Affronta temi come l'accelerazione tecnologica, l'estinzionismo e il collasso sociale, sottolineando la necessità di anticipare e metabolizzare i pericoli futuri.

L'ecopessimismo di Kulesko è presentato come un modo per guardare in faccia la catastrofe ambientale e affrontare il trauma del ritorno della natura. L'autore invita a immergersi nel mondo non umano per cogliere a pieno la nostra umanità, in un contesto in cui la cultura ha alienato e separato il selvatico.

Il libro si conclude con una riflessione sulla natura come terapia e un appello a incidere sulla realtà, preservando la distinzione tra l'umano troppo umano e le sue debolezze nell'Antropocene.

 

ECOPESSIMISMO (Sentieri nell'Antropocene futuro)

di Claudio Kulesko - PianoB Edizioni - p.188 - €15,00

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