Il "Codex", attualmente di proprietà della British Library di Londra, è stato pubblicato grazie alla collaborazione di tale prestigiosa istituzione culturale, che ha ceduto al Parco la riproduzione digitale dell'intera opera. La storia di questo volume è a dir poco affascinante: frutto del lavoro di autori sconosciuti, probabilmente medici del XV secolo, il manoscritto è una delle più antiche testimonianze dello studio delle piante presenti nell'area attualmente compresa nel Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi.
La maggiore novità dell'opera, rispetto al tempo in cui vide la luce, è costituita dal fatto che le piante sono state rappresentate dal vivo: le tavole pittoriche che accompagnano la descrizione manoscritta, sono il prodotto dell'attenta osservazione in situ e della precisa riproduzione di ben 266 piante, da parte di un illustratore attento. Tale ripresa dal reale costituisce un notevole passo avanti rispetto all'immagine botanica medievale ancorata a schemi sostanzialmente astratti.
Agosto 2009
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