I due curatori della pubblicazione sono naturalisti innamorati del Delta. I naturalisti riescono non solo a descrivere in modo scientificamente inappuntabile ciò che il visitatore curioso o anche il turista meno attento già vedono nei diversi ecosistemi deltizi, ma riescono anche a farti cogliere particolari che da solo non vedresti, a meno che tu non sia specialista.
Se nelle valli troviamo ancora oggi questa grande ricchezza di natura è merito dell'uomo, che fin dall'antichità ha saputo aver cura di questi ambienti. Queste cure sono da sempre state realizzate studiando e capendo i fenomeni naturali senza mai cercare di contrastarli, fino a creare una sorta di simbiosi flora-fauna-uomo. Se venisse a mancare uno di questi attori, ecco che inevitabilmente cadrebbero anche gli altri due e le valli sarebbero perdute per sempre.
Il momento storico attuale è di fondamentale importanza per il futuro delle valli del Delta, in bilico tra un passato glorioso e un domani incerto, nel quale si dovrà assolvere l'arduo compito di rintracciare un compromesso adeguato tra le esigenze economiche e sociali dell'area e la tutela della natura.
Gennaio 2013
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