"Cultura che nutre" fa parte del programma interregionale ''Comunicazione ed Educazione alimentare'' e non è uno dei soliti manuali che dettano regole, stabiliscono comportamenti, suggeriscono diete, impongono itinerari, bensì si pone l'ambizioso obiettivo di aiutare e facilitare gli insegnanti che si impegnano a far avvicinare gli allievi a un aspetto importante della nostra quotidianità quale l'alimentazione.
Il saggio è suddiviso in tre aree didattiche, ognuna delle quali approfondisce un aspetto caratterizzante dell'alimentazione.
L'area agroalimentare analizza l'alimentazione sul piano economico-produttivo in riferimento a tutti i processi e le problematiche correlate alla sua valenza merceologica.
L'area nutrizionale pone l'accento sulla nutrizione, sia dal punto di vista della qualità che dal punto di vista della tipologia. La nutrizione può essere infatti fonte di benessere e salute, ma è anche elemento che distingue gli stili di vita.
L'area antropologica è presentata nelle sue componenti psicologiche e sociali, senza dimenticare l'identità storico-antropologica del cibo in quanto testimonianza del passato.
Il volume si conclude con alcune testimonianze-contributi di eminenti studiosi che traducono il tema dell'educazione alimentare in ambiti e discipline di intervento specifici.
Il cibo e con esso l'alimentazione diventano un modo per ricostruire la propria storia, la storia locale, la storia globale. L'educazione alimentare evidenzia come l'alimentazione faccia parte della cultura generale e parli del nostro essere al mondo, ossia del cibo in sé, del cibo in me, del cibo in noi.
Gennaio 2019
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