"La comparsa di questo testo che riassume in modo vario le vicende dello stambecco sulle Alpi e soprattutto la sua riaffermazione e la quasi certezza della sua sopravvivenza su tutto l'arco alpino e sui territori con esso confinanti, corrisponde pienamente a quanto il Parco del Gran Paradiso si era auspicato dalla sua rifondazione ad opera di Renzo Videsott.
Le vicende sono state alterne, le gestioni politiche a volte titubanti, a volte assenti, ma con la tenacia, la dedizione e il lavoro che Vittorio Peracino è riuscito a portare avanti, sicuramente il risultato attuale è estremamente positivo. E' forse la prima volta che nel mondo si è riusciti a restituire una specie ai suoi habitat naturali, senza ridurla schiava dell'uomo.
Il volume è stato pensato, voluto e realizzato da Vittorio Peracino, con il contributo di altri autori, esperti delle specie, ricercatori o semplici appassionati, e si presenta dunque, come dice lo stesso autore, disomogeneo e, per alcuni aspetti, incompleto. Ciò nonostante ha il valore della testimonianza e descrive, almeno in parte, il carattere e l'opera di Vittorio Peracino, soprattutto quella dedicata al difficile e faticoso compito della reintroduzione dello stambecco delle Alpi".
Brano tratto dalla premessa al volume dell'allora presidente del Parco, Prof. Franco Montacchini.
Peracino, Vittorio (a cura di) "Note su lo stambecco del Gran Paradiso e sulla sua reintroduzione sull'arco alpino". - Torino : Parco nazionale Gran Paradiso, 2002. - 136 p. : ill. ; 28 cm.
Giugno 2018
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