Non che la letteratura italiana ne avvertisse la mancanza, ma forse, tra i numerosi manuali e manualetti di ogni genere in commercio, mancava un semplice "libercolo" come questo: una guida per riscoprire, catturare ed apprezzare sotto l'aspetto gastronomico-culinario un prodotto tipico della Pianura Padana, la rana.
Questo simpatico anfibio canterino è stato nel mondo, da secoli, all'attenzione di scrittori, al servizio della scienza, della medicina, della magia, della buona cucina e fonte di favole antiche e moderne.
Oggi, con la quasi totale scomparsa dello scintillante ed effimero brillare delle lucciole e del sempre più rado gracidare delle rane, sulle risaie è sceso un irreale ed inquietante silenzio notturno. Il suo habitat si è ridotto in maniera preoccupante con conseguenze pesanti sul suo sviluppo. Scomparsa? Certamente no, ma ridotta drasticamente di numero rispetto a qualche anno fa.
Nell'epoca della globalizzazione, appare utile, e forse necessario, rendere evidenti le specificità, le identità dei territori e delle popolazioni, quale contributo alla costruzione di valori universali e condivisi.
Agosto 2015
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