Anche quando a condurci non è la spiritualità, il più delle volte è inevitabile essere stupiti da una forte emotività che scuote il "visitatore", banalmente chiamato così, pur rivestendo ruoli di vita ben precisi: dal ricercatore e studioso al semplice amatore, dal poeta al naturalista, dal curioso al "comune e tipico" pellegrino.
Siamo nella cornice prealpina dei Sacri Monti piemontesi e lombardi, riconosciuti patrimonio dell'umanità nel 2003, a cui si aggiungono, con ambizione, i Sacri Monti della vicina Svizzera.
Può apparire un percorso solo virtualmente percorribile, ma i fatti di tempi lontani e di oggi dimostrano che ad unire gli esclusivi complessi esiste da sempre un invisibile ma robusto legame spirituale e culturale. Un legame che l'uomo, artefice di tanta eccellenza, ha consapevolmente creato e che l'uomo stesso ha saputo ritrovare nel recente passato.
In ciascun Sacro Monte il visitatore sceglie l'aria che vuole respirare: l'aria del sacro, l'aria del culto, l'aria dell'arte, pur tuttavia trasportato da un forte coinvolgimento emotivo.
Qualunque sia lo spirito che ci porta in questi luoghi, la guida vuole essere un utile, seppur semplice, strumento per la visita, fornendo le più essenziali informazioni storiche e pratiche.
Giugno 2015
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