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Salvare Eva: la crisi climatica vista da un astronomo

L'astrofisico Filippo Bonaventura ci parla della crisi climatica da una prospettiva diversa, quella astronomica, secondo la quale il "punto di non ritorno" di questa crisi, fissata dagli esperti nel 2050, è in realtà dietro l'angolo: a noi la scelta se difendere o meno la vita delle future generazioni.

  • Nadia Faure
  • Gennaio 2023
  • Venerdì, 20 Gennaio 2023
Immagine da Pixabay Immagine da Pixabay

Filippo Bonaventura è divulgatore scientifico, autore e redattore. Di formazione astrofisico si occupa di editoria scolastica e in questa conferenza ci propone nuove scale di lettura, spazio-tempo, per comprendere realmente la gravità del cambiamento climatico, prendere decisioni e richiedere quindi politiche che possano davvero risolvere il problema e salvare la nostra specie.

Per farlo invita ad immaginare una bambina, "Eva", che nascerà nel 2050 da qualche parte nel mondo: su di lei si addensano molte sfide, tra cui la crisi climatica globale. Il futuro anno 2050 dista da noi quanto il passato 1992, quando il mondo era ben diverso ed era difficile immaginare quale sarebbe stata la nostra vita di oggi. Nel 1992 c'erano nove Pianeti, non otto come oggi, non eravamo mai stati su una cometa, non si conosceva nessun pianeta extrasolare, non avevamo nessun panorama marziano. Il mondo è cambiato molto ma cosa cambierà da oggi al 2050? La scienza ci dice che il 2050 sarà l'anno del non ritorno se non cambiamo rotta.

E' inequivocabile che l'influenza umana ha scaldato l'atmosfera, gli oceani e le terre emerse: i gas serra (anidride carbonica e metano) aiutano l'atmosfera terrestre a trattenere il calore del sole e come conseguenza la Terra si scalda. Il nostro pianeta ha la febbre e il nostro comportamento contribuisce al surriscaldamento, la soglia di sicurezza è calcolata in ulteriori +1,5 rispetto all'epoca preindustriale, poi le conseguenze saranno drammatiche. Se non facciamo nulla - e proseguiamo come fatto fin qui - nel 2050 saremo a +2 gradi, ossia la catastrofe, il punto di non ritorno.

La crisi climatica è la maggior sfida che l'umanità abbia mai affrontato e per mettere in atto azioni automatiche di contrasto dobbiamo percepirla come pericolo su scala individuale, e per farlo è di grande aiuto l'astronomia grazie, e non solo, al monitoraggio costante dei satelliti in orbita che registra la reale situazione in cui siamo immersi. La prospettiva dello Spazio permette di adeguare anche quella del Tempo, che ci permette di percepire il pericolo come individuale e urgente, sollecitando soluzioni globali che la nostra specie deve affrontare come tale. L'astronomia ci aiuta a vedere che oggi siamo un tutt'uno spazio - tempo con quella bambina che nascerà nel 2050: Eva si trova infatti nello stesso identico punto della storia in cui ci troviamo noi. La sua vita dipende dalle nostre scelte, a tutti noi spetta la decisione decidere se darle un futuro oppure no.

 

 

Il video è online sul Youtube a questo link