Stampa questa pagina

La parola del futuro è microbioma

Vittorio Venturi, microbiologo e coordinatore scientifico presso il Centro Internazionale di Ingegneria Genetica e Biotecnologia di Trieste, accende l'attenzione sulla microbiologia, un settore della ricerca scientifica che rappresenta il futuro dell'agricoltura, dando una possibile risposta alla domanda crescente di cibo. 

  • Nadia Faure
  • Novembre 2022
  • Venerdì, 11 Novembre 2022
Immagine da Pixabay Immagine da Pixabay

Nel 2050 saremo quasi 10 miliardi di persone sulla terra ed avremo bisogno del 60% in più del cibo che produciamo attualmente.

L'agricoltura, giunta oggi al top dello suo sviluppo intensivo con rese incredibili grazie a ingegneria genetica, fertilizzanti, pesticidi, macchinari eccellenti, come risponderà alla crescente domanda di cibo, tenendo conto di scenari sempre più complessi?

Uno dei tasselli fondamentali per raggiungere questo traguardo è la microbiologia che comprende tutto ciò che non vediamo ad occhio nudo (batteri, funghi, archaea, protozoi, piccoli vermetti, virus.). Il 99% della biodiversità nel pianeta è microbiologico e la microbiologia è fondamentale per la salute della Terra.

Motore della ricerca è la genomica che consiste nel sequenziare il DNA degli organismi viventi, oggi possibile con tecniche sempre più rapide e a basso costo. La nuova frontiera è la definizione del Microbioma dei singoli "ambienti": uno dei microbiomi più studiati è quello dell'uomo ma sarà quello del suolo a darci sostentamento.

L'importanza del Microbioma è stata riconosciuta con la proclamazione, il 27 giugno, del World Microbiome Day.