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E’ nato il Mercato delle 25 miglia, con prodotti buoni e a chilometro zero

Ripartire da ciò che di bello, buono e sano i nostri territori hanno da offrire. E' questa una delle ricette per la ripresa economica post Covid- 19 nella quale molte comunità locali stanno credendo ed investendo. Ed è quello che è stato fatto a Ceva, in provincia di Cuneo, con il nuovo "Mercato delle 25 miglia".

  • Alessandro Paolini
  • Luglio 2020
Lunedì, 7 Settembre 2020
Il Mercato delle 25 miglia - Foto P. Contegiacomo Il Mercato delle 25 miglia - Foto P. Contegiacomo

 

Un mercato dei produttori locali che hanno fatto della biodiversità e del rispetto per le tradizioni, la terra e gli animali uno stile di vita e di lavoro. Ogni sabato mattina è possibile trovarlo sulla Piazza del Municipio di Ceva, in provincia di Cuneo. Il mercato si chiama "delle 25 miglia", un'area immaginaria intorno alla città entro la quale i produttori aderenti (finora sono una decina ma l'elenco è in costante aggiornamento) rappresentano un'ampia panoramica delle aziende agricole del basso Piemonte e dell'entroterra ligure che, da qui, dista appena una ventina di chilometri.

Si tratta di espositori che vendono solo prodotti locali, provenienti da agricoltura e allevamento senza pesticidi né mangimi industriali e realizzati con criteri che escludono lo sfruttamento esasperato delle risorse. Chi acquisterà sul mercato avrà la possibilità di conoscere personalmente i produttori e le loro storie per poi magari decidere di andarli a trovare direttamente a "casa loro".

L'iniziativa, da subito accolta con favore dalla comunità locale e dal Comune di Ceva, è frutto dell'inventiva e dell'amore per il proprio territorio dell'associazione cebana "Amici della Tanaria".

Quando piccolo è anche buono

Prodotti genuini, tracciabili, realizzati nelle vicinanze da piccoli imprenditori. Queste le caratteristiche salienti del Mercato delle 25 miglia.

"Il nostro obiettivo è far venire al mercato i giovani e le famiglie, smentendo la consuetudine che questo tipo di vendita attiri soprattutto gli 'anziani' – spiega Pietro Contegiacomo degli Amici della Tanaria. "Le nuove generazioni sono sensibili ai temi ecologici e della biodiversità e dunque ci aspettiamo che accorrano numerose: anche i bambini sono i benvenuti e per questo abbiamo predisposto un angolo a loro dedicato, presidiato e ospitato sotto i portici, dove i genitori potranno lasciarli a giocare per visitare e conoscere con più libertà gli espositori". Ma quali sono le tipologie di prodotti in vendita? "Tutti i prodotti dell'orticoltura, tra cui alcuni realizzati con le erbe di Sale San Giovanni, località ormai famosa per i suoi campi di lavanda", prosegue Contegiacomo. "Ma anche farine locali e derivati e una vasta tipologia di carni e formaggi vaccini, ovini e caprini, sia di alpeggio che di pianura. Inoltre stiamo già lavorando per inserire l'anno prossimo anche i vini della zona e tutta la filiera di prodotti realizzati con farine locali, come pane e pasta artigianali". 

Comprare al "Mercato delle 25 miglia" significa fare una scelta diversa, rispetto al solito supermercato. "I supermercati fanno un lavoro importante ma noi offriamo qualcosa di diverso. Chi compra sul mercato trova prodotti stagionali e locali, dunque controllabili e tracciabili, realizzati da piccoli imprenditori con metodologie tradizionali e rispettose dell'ambiente. Ci piacerebbe che chi acquista al banco, dopo aver conosciuto di persona il produttore, andasse poi a comprare direttamente da lui, a pochi minuti di macchina, per vedere come lavora. La nostra speranza è che in futuro nascano tanti Mercati delle 25 miglia in tutta Italia, con prodotti locali e stagionali, a garanzia del consumatore. Quindi in Calabria potrò comprare la 'nduja mentre, a Ceva, il tartufo, i funghi e le castagne, ma solo nella stagione giusta".

Il Mercato è partito lo scorso 18 luglio con una formula "sperimentale", per motivi di semplificazione burocratica , che si concluderà a dicembre. Nella speranza degli organizzatori, però, dovrebbe diventare un appuntamento fisso e definitivo, da affiancare al tradizionale mercato cebano del sabato, in piazza Gandolfi.

L'Associazione "Amici della Tanaria"

L'attuale associazione ha le sue radici negli "Amici del fiume di Ceva" che, nel 1987, decisero di attivarsi per rendere fruibili e mantenere pulite le acque del fiume Tanaro, all'epoca inquinate da sostanze come l'ammoniaca.

L'idea della "Tanaria" nasce invece dall'intuizione di un'altra associazione culturale del territorio, la "Geronimo Carbonò" che, con questo termine, aveva voluto identificare i territori più prossimi alle due sponde del Tanaro, a partire dalle sue sorgenti fino alla confluenza nel Po.

Si tratta di un'area lunga circa 230 km e ampia 3.000 kmq, che parte da Ormea e dall'entroterra ligure e si estende fino all'Alessandrino e che, secondo i suoi "inventori", presenta delle peculiarità storico-culturali e naturalistiche. Fra le prime ci sono elementi linguistici comuni, che non trovano corrispondenze in altre zone del Piemonte; fra le seconde ben 1.474 specie diverse di flora che corrispondono al 58% di tutte quelle presenti in Italia.

La Tanaria, poi, rivendica l'unicità di una pianta: si tratta del Senecio persooni o Jacobaea persoonii, un endemismo esclusivo delle Alpi Liguri della famiglia delle Asteraceae, che è presente solo in questa zona e soltanto in 10 siti.

Nel 2011 è nato il progetto "Tanaria liberaMente" che si è proposto la riqualificazione turistica ed economica delle aree che si affacciano sul fiume Tanaro. Da allora, anche grazie alla collaborazione con gli operatori del territorio e con le amministrazioni locali (Comuni e Unioni Montane in particolare) il progetto ha individuato come filoni principali il turismo outdoor, per il quale si intendono intercettare finanziamenti anche europei, e quello enogastronomico che ha visto la partecipazione a Cheese e collaborazioni con Slow Food, e di cui il mercato di Ceva rappresenta un'ulteriore tappa.

Tra i "plus" del territorio, secondo gli "Amici di Tanaria", ci sono i tre tipi di percorso che consentono di visitare il territorio: il fiume Tanaro, la strada e la ferrovia storica Ceva-Ormea. L'auspicio è che, se adeguatamente valorizzate e migliorate, contribuiscano al rilancio del turismo che, fra le altre frecce al suo arco, ha diverse località sciistiche e la vicinanza del mare della Liguria.

Il progetto mira allo sviluppo di un'economia locale alternativa e "autonoma" basata sul turismo sostenibile, rispettoso dell'ambiente e della biodiversità.

Per approfondimenti:

Associazione Amici della Tanaria

Associazione Geronimo Carbonò

Comune di Ceva

Video Tanaria