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Il sentiero Gian Salotti

Sulle pendici di Monte Cuneo, un nuovo sentiero segnalato e ripulito ricorda l'impegno ambientale di Gian Carlo Salotti a un anno dalla scomparsa : una fastidiosa pioggerellina autunnale, a fare da compagnia all'escursione inaugurale

  • di Aldo Molino
  • novembre 2013
  • Lunedì, 17 Marzo 2014
Il sentiero Gian Salotti

Gian Carlo Salotti è stato il primo presidente del Parco Naturale dei Laghi di Avigliana, e per molti anni vicepresidente dell'Ente stesso, fino alla sua inglobazione nelle "Alpi Cozie.
Convinto ambientalista è stato propugnatore del Comitato di salvaguardia della collina morenica (ora confluito in Pro Natura), e cofondatore dell'associazione "Scuola per via" , nonché ideatore della "Via dei Pellegrini". Attento agli aspetti naturalistici ma anche alla spiritualità dei luoghi e del camminare attraverso essi ha insegnato a riflettere sui valori della vita e sulla necessità della conservazione del territorio con una visione quasi profetica. Per concretizzare la volontà espressa da moltissime persone di celebrarne l'eredità culturale, umana e politica di accordo con la famiglia è stato realizzato un nuovo percorso sulla Sua collina morenica a lui intitolato. Molti i contributi alla realizzazione dell'iniziativa:
Città di Avigliana, Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Cozie, Pro Natura Torino, CAI (Gruppo Regionale, Comitato Scientifico ligure-piemontese-valdostano, sottosezione di Avigliana, Commissione Tutela Ambiente Montano), Comitato Cittadino Avigliana Città Aperta, Ecovolontari di Avigliana e Scuola per Via.
Il percorso coincide in parte con la Via dei Pellegrini, recentemente rinnovato nella segnaletica da parte di Pro Natura Torino, è dotato di segnavia propri e di alcuni pannelli che invitano alla riflessione.

L' itinerario ad anello che presenta un dislivello di 150 metri e un paio di ore di camminata è percorribile in ogni stagione dell'anno (salvo dopo una nevicata cospicua) presentando come unica difficoltà solo qualche breve tratto un po' ripido e sdrucciolevole.
La bacheca informativa di inizio sentiero si trova in cima a via Monte Cuneo dove termina l'asfalto, che inizia da via Oronte Nota di fronte al campo del palio, dietro quindi alla medioevale chiesa di San Pietro.
Il percorso è effettuabile in entrambi le direzione anche se è più conveniente girare in senso antiorario così come è avvenuto durante l'umida inaugurazione del sentiero il 12 di ottobre.

A far da segnavia è stato scelto uno stilizzato gufo reale, per le capacità di quest'animale come tutti gli strigidi di ruotare il capo di 270° è di avere una visione completa (e non con il paraocchi) del territorio.
Dalla bacheca bisogna quindi tornare indietro (a sinistra è il Bosco del Curato) lungo l'asfalto sino al bivio con via Ceresole che si percorre costeggiando alcune recenti villette. Si prosegue quindi sul largo sentiero che si riduce man mano che si procede nel cammino. Trascurato il bivio per il lago piccolo si continua alla volta del "vir du cher" dove lo sguardo si apre ai laghi di Avigliana da Salotti tanto amati. Una tavola di orientamento ci permette di riconoscere gli elementi del paesaggio che sono di fronti a noi. Un breve e emozionante testo di Giancarlo è un ulteriore invito meditativo alla sosta. Si continua il sentiero diviene più stretto, dopo una digressione per un secondo punto panoramico si sale più decisamente sino a raggiungere la cresta del Monte Cuneo in prossimità del pianoro del Bal di masche, il ballo delle streghe. Qui si piega a sinistra e dopo alcuni saliscendi ci si abbassa più decisamente alla Pera Luvera, masso erratico tra i più importanti dell'anfiteatro morenico, dal 2010 protetto grazie all'opera di Salotti, di Pro Natura e alla disponibilità del proprietario. Nel 2011 ha fatto da quinta ad una performance teatrale del teatro delle Metamorfosi che esprime la necessità di un cambiamento profondo nel rapporto con l'uomo, la natura e il sacro.. Seguendo le indicazioni si alternano adesso alcuni tratti pianeggianti con brevi discese e toccando la Pera d'Bagiacu, il Roc gris e quello che resta delle risorgive delle Funtanette dopo i lavori della galleria stradale si ritorna alla bacheca di inizio itinerario.