Piemonte Parchi

Così i fondi europei hanno migliorato il parco delle Alpi Marittime

Creazione di nuove aree umide, valorizzazione di stazioni botaniche alpine, ampliamento della coltura di piante rare e minacciate, allestimento di un magazzino. Sono alcuni degli interventi realizzati nell'ambito del PSR 2007-2013

  • Ezio Castellino
  • settembre 2016
Martedì, 27 Settembre 2016

L'allora Ente di Gestione Parchi e Riserve Naturali Cuneesi, con sede a Chiusa di Pesio, ora assorbito nell'Ente di Gestione delle aree protette delle Alpi Marittime, negli anni scorsi ha effettuato una serie di articolati interventi di valorizzazione ambientale e miglioramento strutturale dei territori di propria competenza grazie ai fondi messi a disposizione dai Fondi Europei – Piano di Sviluppo Rurale 2007 – 2013 – Asse 3 – Misura 323.

I lavori sono spaziati dallo studio e dal miglioramento degli alpeggi presenti sui versanti delle Valli Pesio e Tanaro alla creazione di nuove aree umide ed al miglioramento forestale di terreni presenti all'interno delle Riserva Naturali di Crava – Morozzo e delle Sorgenti del Belbo, dagli studi per la conservazione ex situ della flora delle Alpi Liguri e Marittime italiane al potenziamento delle attrezzature e al miglioramento dei locali per la Banca del Germoplasma, dalla valorizzazione delle stazioni botaniche alpine localizzate alle pendici del monte Marguareis alla installazione di bacheche informative sulla molteplice realtà del Siti di Interesse Comunitario presenti in zona.

Nell'ambito della Banca del Germoplasma è stata promossa la realizzazione di una collaborazione stabile con gli Enti della Rete Ecologica Regionale del Piemonte, lo studio approfondito della conservazione ex situ e/o della rigenerazione di alcune entità vegetali a priorità di conservazione, l'ampliamento della coltura di piante rare e minacciate da individuare sulla lista delle specie prioritarie per il Piemonte e sull'elenco costituito dalle specie che potenzialmente possono essere collocate a dimora nelle aiuole delle Stazioni Botaniche Alpine, la sperimentazione vivaistica di diverse tecniche colturali su entità rare e minacciate del Piemonte, l'allestimento di un magazzino per l'approvvigionamento del materiale di consumo necessario alle prove vivaistiche sperimentali e il miglioramento delle strutture ai fini della conservazione delle specie ospitate nelle Stazioni botaniche alpine e della sensibilizzazione sulle attività svolte dalla Banca del Germoplasma.

Tutti gli interventi sono stati realizzati "in economia" grazie a una ideazione e progettazione interna agli uffici dell'Ente. Le diverse competenze e la molteplicità delle materie trattate hanno favorito una notevole differenziazione dei lavori che ha permesso di intervenire in modo puntuale sulle diverse problematiche, evitando così di disperdere le risorse in un unico grande progetto che avrebbe inevitabilmente determinato dei costi maggiori. L'importo complessivo dei lavori ammonta a € 342.000.

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