Piemonte Parchi
Da 19 Maggio 2018 al 01 Ottobre 2018
Osteria Piemontemare Gavi
Quando
Da 19 Maggio 2018 al 01 Ottobre 2018
Dove
Vicolo Rose, 2R - Gavi (AL)
Riserva Neirone
100 ristoratori piemontesi che da maggio a settembre offrono i prodotti dei parchi regionali con un unico obiettivo: portare in tavola la ricchezza della biodiversità.
L'iniziativa è alla sua terza edizione e, dalla piccola locanda sino al locale elegante, ci accompagna alla scoperta delle eccellenze gastronomiche in 21 aree protette.
IL MENU DEL PARCO promuove, contro lo spreco alimentare, l'utilizzo dell'eco-box Avanzo e mangio che vi permette di gustare a casa quello che è rimasto nel piatto. Chiedetelo al Ristorante
Prodotti proposti dal ristorante:
testa in cassetta di Gavi
Salume dalla ricetta antica prodotto utilizzando alcune parti del bovino: la lingua, il muscolo della spalla e il cuore, assieme al collo o alla testa del suino. La carne viene tagliata grossolanamente e cotta per molto tempo in acqua salata e poi unita a una concia a base di sale, pepe, cannella, coriandolo, chiodi di garofano, noce moscata, peperoncino, pinoli e un tocco di rhum. Un tempo l'impasto era posto in una cassetta di legno dolce, da cui il nome, mentre oggi viene insaccato e posto per un giorno in ambiente molto freddo gravato da un peso per dare la caratteristica forma schiacciata. La testa in cassetta di Gavi è un "Presidio Slow Food". Si può consumare sia come antipasto, fredda e tagliata molto sottile, sia come secondo, tagliata spessa, leggermente riscaldata, su un letto di cipolle al forno.
tabarin al tartufo bianco (in base alla stagionalità)
un piatto di pasta all'uovo condito con burro, parmigiano e tartufo bianco.
formaggetta delle Capanne
L'attività agricola del Parco, un tempo molto più diffusa, è rappresentata dalla formaggetta prodotta con una ricetta tramandata no ad oggi, espressione di un territorio in cui i prati da sfalcio per il foraggio e le vacche al pascolo sono il segno tangibile di una rivivi cazione di quest'angolo di Appennino.Il latte fresco, appena munto, viene scaldato a una temperatura variabile tra i 34 e i 35 gradi. Aggiunto il caglio, lo si lascia in lavorazione per circa un'ora, quindi si rompe la cagliata ne. Separata la cagliata dall'impasto, si mette quest'ultimo nelle forme cilindriche. In ne, dopo un periodo di circa un'ora si gira il formaggio nella forma e si aggiunge il sale.
ravioli al tuccu
torta di riso di Bosio salata
Per le donne che ogni anno andavano nel vercellese a fare le mondine la paga era un sacco di riso. Per consumarlo o per riutilizzare il risotto si faceva (e si fa) la torta di riso. La ricetta arriva da Alice di Gavi, Bosio eVoltaggio con piccole variazioni per ogni paese che la rende unica e naturalmente migliore rispetto alle altre. Oltre al tradizionale risotto avanzato, per fare la torta di riso nella frazione gaviese usano, tra l'altro, il cumino, un'erba selvatica, e poi un uovo sbattuto con pepe spalmato sopra per fare la crosta. A Bosio, niente prezzemolo e al posto del cumino usano un miscuglio di spezie. Quella di Voltaggio sarebbe la più originale, almeno per i voltaggini: il riso viene cotto nel latte, poi usano la bietola bollita, tritata e passata nel soffritto di cipolle, e niente zafferano.
dolcetto di Ovada
Il Dolcetto di Ovada DOC è una delle sette denominazioni dedicate al vitigno a bacca rossa dolcetto, il che evidenzia la grande diffusione del vitigno e la sua notevole adattabilità.
Il nome "Dolcetto" non deve far pensare ad un vino dolce, deriva infatti dal termine dialettale 'dusset' che signi ca dosso o collina.È un vino adatto ad essere consumato giovane, l'invecchiamento è consigliabile solo per quello "superiore" (Ovada DOCG). Adatto per accompagnare primi, carni e formaggi.
DOVE:
Vicolo Rose, 2R - Gavi (AL)