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Il vuoto urbano torna a vivere

Un'originale iniziativa editoriale per contrastare il consumo del suolo. Un libro ancora tutto da scrivere, aperto alle proposte di progettisti, ricercatori e pubblici amministratori, impegnati nel recupero dei grandi spazi industriali abbandonati nelle città.

  • Enrico Massone
  • febbraio 2015
  • Giovedì, 5 Febbraio 2015
Il vuoto urbano torna a vivere

E' un progetto editoriale innovativo concentrato sulla realtà piemontese, che da una parte vuole far conoscere il fenomeno dei grandi aree industriali dismesse e dall'altra propone soluzioni pratiche e fattibili come il riutilizzo e la valorizzazione. Il libro raccoglierà i contributi di ricercatori, amministratori pubblici ed esperti, puntando sugli aspetti qualitativi delle esperienze più recenti di trasformazione e riflettendo sui casi empirici più significativi. L'obiettivo è focalizzare l'attenzione sugli esempi e sui modelli di recupero dei vuoti urbani industriali, sia presentando casi realizzati con successo, sia fornendo indicazioni utili per future scelte politiche.
Il progetto intende contrapporsi al consumo di suolo, un male subdolo del nostro tempo, ancora poco percepito e spesso sottovalutato. Il declino della produzione industriale, la dispersione della città compatta sul territorio (case, villette e capannoni), la crescita dei servizi (centri commerciali) e delle infrastrutture (strade e parcheggi), portano alla trasformazione irreversibile di superfici naturali o agricole sempre più ampie e in netto contrasto coi principi dello sviluppo sostenibile. L'ultimo rapporto dell'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca) mostra come la percentuale media del consumo di suolo in Piemonte, negli ultimi sessant'anni sia più che raddoppiata, passando dal 3,2% (1950) al 7,2 % (2012). La copertura dei suoli produce effetti negativi per la popolazione e per l'ambiente, danneggiando gli ecosistemi, l'assetto idrogeologico e i paesaggi, con forti aumenti dei costi di urbanizzazione e di fornitura dei servizi.
Il Disegno di legge nazionale per arrestare il fenomeno è fermo dal giugno 2013, mentre Legge regionale piemontese n. 3/2013 prevede il contenimento del consumo di suolo "limitandone i nuovi impegni ai casi in cui non vi siano soluzioni alternative" (art. 1). Ad esclusione di alcuni esempi meritori come l'attività del CRCS (Centro di Ricerca sul Consumo dei Suoli) o una sezione dedicata da Cinemambiente, (2012), la sensibilizzazione verso questa problematica è ancora debole. Perciò acquista maggiore rilevanza l'iniziativa editoriale congiunta di IRES - Regione Piemonte, aperta ai contributi di coloro che intendono condividere studi, ricerche ed esperienze. I lavori inviati a titolo gratuito dagli autori, saranno raccolti in un volume colletaneo. La proposta di elevato profilo etico e culturale, offre l'opportunità di partecipare a un progetto avanzato, di condividere saperi e professionalità, confrontando abilità e competenze. Non ultimo è il carattere innovativo dell'operazione, che prevede due modalità di diffusione del volume, cartaceo e on-line, per favorire la più ampia e libera circolazione dei contenuti della ricerca.

Le coordinate del progetto editoriale

Che cos'è?

Una raccolta di contributi riguardanti ricerche già svolte o in corso di realizzazione: esperienze e modelli di recupero di vuoti urbani industriali, casi rilevanti e indicazioni per le politiche pubbliche.

Chi può partecipare? 

Ricercatori e ricercatrici strutturati e non strutturati, amministratori pubblici, esperti riconosciuti della materia.

Come dare il proprio contributo?

Inviare una e-mail ai curatori del progetto entro il 20 aprile 2015, con il titolo del contributo e un breve abstract (500 parole). Entro il 15 maggio 2015 si riceverà una conferma di accettazione.

Chi sono i curatori?

Fiorenzo Ferlaino - Dirigente di ricerca Polo Comunità e Spazi locali, IRES Piemonte  e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Carlo Alberto Dondona - Ricercatore, Polo Comunità e Spazi locali, IRES Piemonte  e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Emiliana Armano - Ricercatrice, Sistema Informativo Attività Produttive, Regione Piemonte  e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Come formulare il contributo?

La versione completa del contributo mai pubblicato in precedenza, deve avere una lunghezza compresa fra 7000 e 9000 parole (bibliografia inclusa).

Quando sarà pubblicato il libro?

La raccolta dei vari contributi, pubblicata in un volume dalla Regione Piemonte entro novembre 2015, sarà contemporaneamente scaricabile gratuitamente dai siti Internet di IRES-Piemonte e Regione Piemonte.

Per ottenere ulteriori informazioni?

Leggere il comunicato completo di IRES-Piemonte e Regione Piemonte.

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