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Transizione ecologica, il Piemonte pronto a partire

Quali sono le aspettative e le richieste di ambientalisti, studenti, società civile sui temi della tutela dell'ambiente e della transizione ecologica? E quali sono le risposte messe in campo dalla  Regione Piemonte? Se ne è parlato in occasione di un Consiglio regionale "aperto" e dedicato al tema.

 

  • Alessandro Paolini
  • Febbraio 2022
  • Lunedì, 21 Febbraio 2022
Foto manifestazione: E. Celona - Foto centrali: Pixabay Foto manifestazione: E. Celona - Foto centrali: Pixabay

Il 21 febbraio 2022, dopo tanti "venerdì per il clima", è stato un lunedì importante per il confronto fra società civile, istituzioni e amministratori sui temi della transizione ecologica virtuosa della nostra Regione.

Si è infatti svolto un Consiglio regionale aperto, cui hanno partecipato alcune fra le principali organizzazioni ambientaliste, come i Fridays for Future e gli Extinction Rebellion (XR), ma l'elenco dei partecipanti è lungo: dalle Organizzazioni sindacali a Legambiente, Torino Respira, Fondazione CMCC (Centro Euro Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici), Centri sociali, fino a personalità come Luca Mercalli e Rodolfo Lewanski (Università di Bologna), solo per citarne alcuni.

Transizione verso le energie rinnovabili, riduzione degli sprechi e del consumo del suolo, mobilità sostenibile: sono alcune delle linee d'azione suggerite dagli esponenti del mondo accademico e della ricerca, dell'associazionismo ambientale, delle organizzazioni sindacali e di categoria intervenuti lunedì in collegamento online. 

I giovani e il futuro

I giovani, che si sono radunati in un presidio davanti a Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale, perché preoccupati dall'emergenza climatica, sono gli stessi che danno nuova linfa al movimento ambientalista, ingrossando le fila di associazioni e movimenti esistenti o costituendone di nuovi e che chiedono da tempo alle Istituzioni e ai Governi un maggior attivismo nel rendere green le politiche pubbliche. 
Ma chi sono esattamente? E che cosa propongono?

Gli ormai celeberrimi Fridays For Future (FFF) - in italiano "Venerdì per il Futuro" – nascono nell'agosto 2018 per iniziativa di Greta Thunberg e si propongono di indurre politici e legislatori a rispettare gli Accordi di Parigi e, più in generale, ad adottare nuove politiche ambientali e sociali.

Extinction Rebellion (XR) è invece - come si legge sul loro sito ufficiale - "un movimento internazionale, dal basso e nonviolento, fondato in Inghilterra come risposta alla devastazione ecologica causata dalle attività umane, basata sui risultati scientifici. Il movimento chiama alla disobbedienza civile nonviolenta per chiedere ai governi di invertire la rotta che ci sta portando verso il disastro climatico e ecologico".

Li avevamo contattati in anticipo rispetto all'appuntamento del 21 febbraio - e in esclusiva - per sapere quali sarebbero state le loro istanze di fronte al Consiglio regionale piemontese.

"Tra i temi che porteremo all'attenzione dell'Assemblea legilativa regionale c'è sicuramente quello del carbon budget", ci ha detto Alessio Ferrero dei Fridays for Future.

Il carbon budget, che in italiano potremmo tradurre come "bilancio di CO2", è la quantità massima di biossido di carbonio che l'umanità può emettere per contenere il riscaldamento globale entro gli 1,5 gradi centigradi, rispetto ai livelli preindustriali, come auspica l'Accordo di Parigi sul clima.

"A nostro avviso le registrazioni delle emissioni inquinanti in atmosfera non sono sufficientemente rigorose e puntuali e i dati che vengono resi pubblici non del tutto attendibili, come puntualizza anche sul suo sito il comitato Torino Respira", prosegue Ferrero. "A questo tema si lega anche quello del trasporto pubblico su cui occorre investire di più. All'incontro online parleranno esperti competenti nei vari settori da noi contattati con l'intento di dare indicazioni utili alle Istituzioni, sia nel breve che nel medio e lungo termine. Ci aspettiamo che il Consiglio regionale recepisca le nostre istanze in un ordine del giorno che venga approvato già nella seduta successiva".

"Vogliamo riportare la crisi climatica al centro dell'attenzione politica perché ci riguarda tutti e dunque non è un tema né di destra né di sinistra", afferma Annalisa Gratteri di Extinction Rebellion. "Le nostre principali richieste sono tre: l'approvazione concreta da parte della Regione Piemonte della Strategia sui Cambiamenti Climatici; una campagna di comunicazione integrata e multimediale su questi temi, perché i cittadini possano conoscere davvero la verità e, infine, l'istituzione di assemblee dei cittadini, su modello di quanto fatto in alcuni Paesi, che partecipino a un processo decisionale che non calato dall'alto, ma condiviso. Una proposta, quest'ultima, che abbiamo già presentato al Comune di Torino sotto forma di lettera firmata dalle Associazioni ambientaliste. Cosa altro vogliamo chiedere alla Regione? Come verranno spesi i soldi del PNRR, anche tenendo conto della quota vincolata a interventi di mitigazione e adattamento climatico", conclude Gratteri.

Gli appuntamenti in Agenda

Nel settembre 2015 più di 150 leader internazionali si riunivano al Palazzo di vetro delle Nazioni Unite, a New York, per approvare un documento destinato a cambiare le nostre vite. Si tratta dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, i cui elementi essenziali sono 17 obiettivi (i cosiddetti SDGs, appunto, dall'acronimo inglese Sustainable Development Goals) e 169 sotto-obiettivi. Target ambientali, economici e sociali, che riguardano tutte le dimensioni della nostra vita e il cui aspetto principale è quello di essere collegati fra loro. Questo significa che se non si raggiunge anche uno solo dei 17 goals, automaticamente non si raggiungono neppure gli altri sedici. Tutti i Paesi firmatari dell'Agenda 2030 hanno perciò elaborato strategie di attuazione, che sono state declinate a livello territoriale e, dunque, anche regionale.

Cosa fa la Regione Piemonte per il clima

La nostra Regione, in particolare tramite la Direzione Ambiente, Energia e Territorio, sta lavorando da tempo su questi temi con specifiche attività e progetti ad hoc. La Direzione ha già redatto, in collaborazione con il Ministero per la Transizione Ecologica e con Ires Piemonte, la Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile del Piemonte a oggi in fase di consultazione e di prossima approvazione: il tema del contrasto al cambiamento climatico è centrale per lo sviluppo sostenibile, per questo interviene anche alla Strategia Regionale sul cambiamento climatico (SRCC) per la quale, non solo è già stato approvato il Documento di Indirizzi, ma sono già attivi processi quali la strutturazione della conoscenza, l'analisi degli impatti di questo fenomeno sul comparto della biodiversità e le possibili misure che si potrebbero attivare.
La SRCC - intrapresa fin dal 2018 da Regione Piemonte in collaborazione con Arpa - è, in generale, lo strumento con cui il Piemonte intende indirizzare l'azione amministrativa e politica regionale per contrastare il cambiamento climatico e le sue conseguenze, minimizzandone gli effetti negativi, sfruttandone le opportunità e allineandosi alle finalità dell'Obiettivo 13 dell'Agenda 2030 ("Lotta contro il cambiamento climatico"). Si tratta di un documento che introduce l'emergenza climatica all'interno delle diverse politiche di settore (Piani e Programmi) della Regione. Tra gli obiettivi generali della SRCC c'è quello di contribuire a contenere l'aumento della temperatura globale entro 1,5 °C da qui a fine secolo e di costruire un territorio più resiliente. Fondamentale il contributo scientifico di ARPA Piemonte, così come la collaborazione dell'Università degli Studi di Torino e del Politecnico anche attraverso il lavoro di tirocinanti e borsisti. ARPA Piemonte ha realizzato il Portale sul clima in Piemonte, con oltre 350 indicatori relativi agli andamenti climatici del passato e agli scenari futuri in cinque settori tematici: clima, agricoltura, foreste, salute, energia e trasporti.

Fra i tanti progetti portati avanti dalla Direzione Ambiente, si possono citare Corona Verde, che ormai da anni vede impegnata la Regione a lavorare per sviluppare e valorizzare l'infrastruttura verde metropolitana, strumento essenziale per una gestione sostenibile del territorio grazie ai tanti servizi ecosistemici che il capitale naturale e culturale presenti in queste aree sono in grado di garantire; il progetto Urban Forestry (intervento di riforestazione urbana al Parco Stura di Torino); GPP (Green Public Procurement ovvero Acquisti Verdi nella Pubblica Amministrazione, che prevede che le PA acquistino determinati prodotti e servizi a ridotto impatto ambientale), Imprese Rur@li (valorizzazione dell'imprenditoria sostenibile nei territori rurali e sensibilizzazione dei giovani) e Carbon Footprint (utilizzo dell'impronta di carbonio per analizzare impatto, costi e benefici delle attività della Pubblica Amministrazione come la realizzazione di infrastrutture e di altre opere pubbliche) un argomento, quest'ultimo, di cui Piemonte Parchi parlerà diffusamente e a breve, in un prossimo articolo. 

Interessante è anche il Progetto Integrato Tematico (PITEM) Biodiv'Alp che si propone di proteggere e valorizzare la biodiversità degli ecosistemi alpini attraverso una partnership tra tre Regioni italiane (Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria) e due francesi (Auvergne-Rhône Alpes e la Sud Provence-Alpes-Côte d'Azur). Il progetto rientra nell'obiettivo "3.2 Biodiversità - migliorare la gestione degli habitat e delle specie nell'area transfrontaliera" del Programma europeo di cooperazione transfrontaliera tra Francia e Italia ALCOTRA (Alpi Latine - COoperazione TRAnsfrontaliera) i cui obiettivi prevedono proprio lo sviluppo sostenibile del territorio e dei sistemi economici e sociali correlati. Tutto il percorso, articolato in cinque progetti, ha preso avvio nel 2019 e si concluderà nel 2023.

Inoltre la Regione Piemonte ha intrapreso da tempo un ciclo di consultazioni per stimolare il protagonismo attivo dei giovani sui temi strategici dell'ambiente e della transizione ecologica, nella convinzione dell'indispensabilità del coinvolgimento delle nuove generazioni nei processi decisionali e, in particolare nella costruzione della Strategia regionale per lo Sviluppo Sostenibile. 

E' infine da sottolineare come la Giunta regionale, nella sua seduta del 18 febbraio, abbia approvato due importanti delibere: la prima  per lo sviluppo del mercato volontario dei crediti di carbonio e per la valorizzazione dei servizi ecosistemici in ambito non forestale della Regione Piemonte, la seconda relativa al primo stralcio della Strategia Regionale sul cambiamento climatico.

"Con l'approvazione in Giunta delle delibere si dà finalmente avvio ad una strategia, integrata con altre, ben strutturata e molto efficace – commenta l'assessore all'Ambiente, Matteo Marnati - Finalmente si potrà avere, con impatti significativi, la riduzione dell'anidride carbonica anche nelle aree urbane dove gli interventi sono più urgenti. Questo – aggiunge l'Assessore - è l'inizio di un percorso, che ci vede impegnati da un paio d'anni, nel corso del quale sono stati raccolti dati, informazioni e indicazioni su base scientifica che ora mettiamo a disposizione delle imprese e dei cittadini perché facciano azioni più efficaci per il bene dell'ambiente, sia per ridurre le sostanze climalteranti che quelle pericolose per la salute umana. Un'azione concreta per contrastare i cambiamenti climatici. Ora tocca alla cittadinanza partecipare in maniera massiccia perché il cambiamento deve avvenire con l'aiuto e col lavoro di ogni singolo cittadino".

Ma qual è lo stato di salute dell'ambiente del Piemonte?

Per saperlo, si può consultare la Relazione sullo Stato dell'Ambiente (RSA - redatta da Regione Piemonte e Arpa) che rappresenta una "fotografia" della realtà piemontese, aggiornata ogni anno. Questo documento, così come la Relazione Annuale sullo stato socio-economico, si colloca all'interno del percorso della Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile ed entrambe sono gli strumenti che ci forniscono le conoscenze da cui partire per intraprendere il cammino indicato dall'Agenda 2030 dell'ONU.

La RSA dal 2011 riporta in modo schematico tutte le informazioni (suddivise in quattro grandi macroaree ambientali: clima, aria, acqua e territorio) grazie alle quali è possibile capire qual'è lo stato di salute dell'ambiente e quali sono le politiche regionali messe in campo ed è pubblicata sul sito della Regione Piemonte, in libera consultazione per chiunque sia interessato.

 

Comunicati stampa sul Consiglio regionale aperto del 21 febbraio

Consiglio su clima, il dibattito tra i gruppi consiliari

"L'ambiente sia una priorità dell'agenda politica"

Consiglio sul clima, Allasia: fare sinergia per trovare soluzioni

Approfondimenti

Strategia dell'UE sulla Biodiversità per il 2030

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