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A piedi, in bici o in barca: ecco la mobilità sostenibile

Il Green Deal si propone di fare dell'Europa il primo continente a emissioni zero di gas a effetto serra entro il 2050. Numerosi sono i progetti che vanno nella direzione di una riduzione dell'inquinamento, sia a livello nazionale che territoriale: ecco una breve e parziale panoramica di quanto si sta facendo nella nostra regione, a partire dal progetto Slowmove

  • Alessandro Paolini
  • Ottobre 2020
  • Lunedì, 2 Novembre 2020
Ciclabile a Bellinzago - Foto Toni Farina Ciclabile a Bellinzago - Foto Toni Farina

 

La strategia del Piemonte è finalizzata a ridurre il trasporto tradizionale, che utilizza combustibili di origine fossile, a favore di forme di trasporto ecosostenibili. Tra queste ultime vi è la mobilità elettrica, che è estremamente interdisciplinare in quanto legata ai trasporti, all'ambiente, allo sviluppo industriale ed energetico, alla ricerca. Per questo la Regione Piemonte ha creato un apposito tavolo tecnico interdirezionale denominato "Tavolo Regionale per la Mobilità Elettrica e la Smart Mobility", presieduto dalla Direzione Ambiente, Energia e Territorio, cui partecipano funzionari delle Direzioni direttamente interessate. Le misure regionali per la mobilità sostenibile sostanzialmente si rivolgono a due tipologie di destinatari: il settore pubblico e quello privato (imprese e cittadini).

Tra le azioni a favore del settore pubblico si possono citare il bando che prevede incentivi per la sostituzione dei mezzi di trasporto di soggetti pubblici e il finanziamento per il rinnovo dei mezzi del trasporto pubblico locale.

Per quanto riguarda il settore privato, esiste un bando per la mobilità sostenibile rivolto alle imprese e una serie di interventi destinati ai cittadini che prevedono incentivi e finanziamenti per lo smart working, la rottamazione delle vecchie auto e l'acquisto di veicoli meno inquinanti, oltre che di velocipedi, bici elettriche e motociclette.

"Il momento attuale è positivo perché sono in arrivo importanti risorse economiche dallo stato" spiega Milena Orso Giacone della Direzione Ambiente, Energia e Territorio della Regione Piemonte. "Purtroppo l'Italia ha in corso due procedimenti per infrazione sulla qualità dell'aria ma l'aspetto positivo è che dal 2022 le regioni del bacino padano potranno contare su ulteriori fondi che consentiranno di programmare interventi strutturali e non solo 'spot' contro l'inquinamento. Inoltre i progetti di mobilità sostenibile rientreranno nelle misure del Programma operativo regionale (Por) del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) della Regione Piemonte"

Per quanto riguarda i progetti di cooperazione e ricerca sulla mobilità sostenibile attualmente in campo in Piemonte si possono citare, tra i tanti, LIFE prepAIR (qualità dell'aria nel bacino padano), E-smart (mobilità elettrica), SaMBA (mobilità a bassa emissione di carbonio nello spazio alpino), Mobster (veicoli elettrici), BICIPELOACQUA (mobilità in bicicletta nelle aree transfrontaliere fra talia e Svizzera) e Slowmove.

Slowmove, un progetto internazionale tra Italia e Svizzera

Il Progetto Interreg Italia Svizzera "Slowmove - Ponti d'acqua verso il futuro. Lo sviluppo del trasporto lungo il Lago Maggiore, il Ticino ed il sistema dei canali secondo una prospettiva di rispetto ambientale e di incremento del turismo green" ha come obiettivo il potenziamento dell'utilizzo dell'idrovia Locarno-Milano (LO-MI) e la sua integrazione con trasporti di terra ecosostenibili. L'Idrovia LO-MI è costituita dal Lago Maggiore, dal fiume Ticino e dalla rete dei canali e rappresenta un itinerario integrato, perché ai percorsi su acqua si affiancano piste ciclabili di valenza turistica, naturalistica e culturale lungo l'asse Lago Maggiore-Fiume Ticino-Naviglio Grande, che è già ampiamente utilizzato da parte di turisti e residenti. La sfida è quella di migliorarne e accrescerne la fruizione, con azioni che promuovano gli spostamenti a piedi, in bicicletta o con imbarcazioni a motore elettrico o ibrido lungo le idrovie tra la Svizzera e il Piemonte, anche al fine di promuovere uno sviluppo economico delle aree interessate che sia però rispettoso della natura.

SlowMove si inserisce nel programma Interreg Italia Svizzera 2014-2020 che coinvolge varie regioni e, per quanto riguarda il Piemonte, i territori delle province di Novara, Vercelli, Biella e Verbano-Cusio-Ossola. I capofila del progetto sono la Provincia di Novara – per l'Italia – e l'Associazione Locarno-Milano-Venezia per la Svizzera, mentre partecipano come partner il Consorzio Bonifica Est-Ticino Villoresi, l'Ente di gestione delle Aree protette del Ticino e Lago Maggiore, le Regioni Piemonte e Lombardia, il Parco lombardo Valle del Ticino e il Comune di Castelletto Sopra Ticino. L'area geografica interessata è omogenea come caratteristiche, anche se transnazionale perché interessa il Ticino dalla Svizzera alla Bassa novarese. Beneficiari del progetto sono i cittadini che potranno trarre vantaggio da sistemi di trasporto ecocompatibili e da un ambiente più pulito e gli operatori economici (anche giovani) che avranno l'opportunità di sviluppare nuove iniziative imprenditoriali legate all'economia green.

Il progetto è stato illustrato in una due giorni (8-9 ottobre) attraverso un webinar e un workshop online cui hanno partecipato i partner di progetto. L'azione caratterizzante di SloWMove è quella destinata alla "Crescita ecologica della mobilità". Tra le azioni, centrale è lo studio di un "corridoio elettrico" lungo la dorsale del Lago Maggiore, del Ticino e del sistema dei canali, con la realizzazione pilota di alcune colonnine di ricarica e la messa a disposizione di NEV (veicoli elettrici di prossimità). Un'altra azione di notevole interesse è lo "Sviluppo delle vie d'acqua" che prevede la predisposizione di un portolano online per la navigazione nelle acque italo-svizzere a cura della Regione Lombardia, la realizzazione di un sistema di gestione e telecontrollo remoto delle conche di navigazione e la realizzazione di nuovi pontili di attracco ed ormeggio nell'area dei canali. L'azione "Idrovia e ciclabilità" - infine - vuole favorire lo sviluppo di un turismo green attraverso il miglioramento delle strutture ricettive per gli utenti della mobilità ecocompatibile: a questo riguardo il Comune di Castelletto Sopra Ticino realizzerà un bike hostel con annessa ciclofficina.

"La 'Via del Ticino' è un percorso ciclabile di 63 km che interessa undici comuni, da Castelletto sopra Ticino fino a Cerano – spiega Monica Perroni dell'Ente di gestione delle Aree protette del Ticino e del Lago Maggiore. "Grazie al partnerariato tra Piemonte e Lombardia si costituirà un anello ciclabile a cavallo delle due regioni lungo le piste già esistenti sul territorio dei due parchi, piemontese e lombardo, un itinerario fruibile anche grazie all'interscambio bici- barca con tratti da compiere a bordo di imbarcazioni con motori elettrici o ibridi. Un'altra azione prevede l'acquisto e la fornitura di e-bike e auto elettriche per le attività di vigilanza e l'accompagnamento di persone disabili. Tutte azioni che consentiranno una riduzione delle emisioni di CO2 e una miglior fruizione delle Aree protette" conclude Perroni.

Per approfondimenti:

Materiali e interventi della due giorni di presentazione del progetto Slowmove (8-9 ottobre 2020)

 

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