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Ho scelto te... un insetto per amico

Tra gli effetti positivi dell'emergenza ambientale c'è la crescente propensione dell'uomo ad adottare rimedi naturali al posto di prodotti chimici. Nell'agricoltura biologica e nel giardinaggio, ad esempio, l'utilizzo di determinati insetti consente di combattere le malattie e i parassiti vegetali.

  • Alessandro Paolini
  • Aprile 2020
  • Martedì, 7 Aprile 2020
Coccinelle e afide - Foto Pixabay Coccinelle e afide - Foto Pixabay

Sempre più gli insetti, o almeno alcuni fra loro, stanno diventando alleati dell'uomo. I loro utilizzi sono i più svariati: dalla bioconversione dei residui organici, alla produzione di mangimi e ammendanti per l'agricoltura; dalla realizzazione di componenti per i settori chimico, cosmetico e farmaceutico fino ad arrivare agli utilizzi alimentari.

Una delle frontiere più interessanti e in rapido sviluppo è rappresentata dall'utilizzo di insetti contro i parassiti vegetali e le malattie delle piante. Si tratta della cosiddetta lotta biologica, una pratica già utilizzata da tempo in agricoltura, che può essere adottata anche da ciascuno di noi, nel proprio giardino o sul balcone degli appartamenti di città, per proteggere la salute di fiori e mini orti o per combattere le zanzare.

La lotta biologica

Alla voce "lotta biologica" il dizionario recita: "Tecnica che sfrutta i rapporti di antagonismo fra gli organismi viventi per contenere le popolazioni di quelli dannosi".

In altre parole, per difendere i raccolti dai parassiti che li danneggiano o, addirittura, li divorano, l'uomo ha imparato nel tempo a utilizzare insetti entomofagi (cioè carnivori) che mangiano quelli litofagi (che si nutrono di piante), evitando così di dover ricorrere agli insetticidi chimici. Tuttavia anche i parassiti, se il loro numero resta al di sotto di una certa soglia, non causano particolari danni rivendicando quel "diritto all'esistenza" che è proprio di tutto il creato. La lotta biologica non elimina completamente la popolazione di un organismo dannoso, come tendenzialmente fa invece la chimica, ma la mantiene entro la soglia "fisiologica", ed questa è una delle caratteristiche che la rende preferibile in termini ecologici.

Ma da dove arrivano gli insetti utilizzabili per questo tipo di lotta?

Le fabbriche degli insetti

Gli insetti "utili" vengono allevati e moltiplicati dalle biofabbriche che li vendono agli agricoltori per la distribuzione nei campi e nelle serre, al momento del bisogno.

L'insetticoltura è una pratica dalle grandi potenzialità che, ad oggi, è ancora agli inizi: basti pensare che in tutta Europa esistono solo 26 aziende che operano in questo settore, e in Italia soltanto due (dati del 2019): la Bioplanet di Cesena e la Biofabbrica di Ramacca, in provincia di Catania, che è a gestione pubblica.

Volendo semplificare, le principali tipologie di insetti prodotti e venduti dalle biofabbriche sono tre:

i pronubi (che trasportano il polline da un fiore all'altro), come le api; i predatori (larve o insetti adulti che mangiano altri insetti) come le coccinelle; i parassitoidi e i parassiti (che vivono alle spese di un insetto "ospite"). In quest'ultima categoria rientra, ad esempio, la "vespa samurai" che depone le sue uova all'interno di quelle della cimice asiatica, con il risultato che le sue larve mangiano quelle della cimice distruggendole (vedi l'articolo su Piemonte Parchi).

Tra gli insetti coltivati e commercializzati ci sono l'Aphytis melinus, un parassitoide della cocciniglia rossa-forte degli agrumi, il Cryptolaemus montrouzieri e il Leptomastix dactylopii, entrambi antagonisti del cotonello degli agrumi e la Adalia punctuata, una coccinella vorace di afidi, le cui larve riescono a divorarne fino a 150 al giorno.

Dal campo... al giardino di casa

Nei giardini, o nei vasi che teniamo sul balcone, si annidano microcreature che minacciano le nostre piante e i nostri fiori preferiti, oppure l'insalatina che curiamo amorevolmente.

Gli afidi, per esempio. In Europa ne esistono ben 800 specie diverse, che attaccano quasi tutte le piante, succhiandone la linfa e producendo in grande quantità una sostanza zuccherata e appiccicosa chiamata melata, sulla quale si sviluppa un fungo nero, la fumaggine. La melata emessa, inoltre, attira altri animali e parassiti, come per esempio formiche oppure funghi patogeni, tanto che la pianta muore per le infezioni secondarie. Anche la cocciniglia cotonosa (Icerya purchasi) può infestare praticamente tutti i tipi di piante ornamentali, grasse, da giardino o da appartamento, e anche gli alberi da frutto, con un comportamento e degli effetti simili a quelli degli afidi.

Come fare, dunque, a reperire gli insetti giusti per intraprendere una lotta biologica su scala domestica?

La produzione delle biofabbriche si rivolge all'agricoltura intensiva e, quindi, alle aziende che acquistano grandi quantità di insetti. I privati però possono acquistare insetti utili da ditte specializzate nel settore, facilmente rintracciabili sul web.

Da una rapida ricerca su Internet la più attrezzata in Italia pare essere la Eugea srl (Ecologia Urbana Giardini e Ambiente): nata nel 2005 a Bologna grazie a fondi europei nell'ambito della locale Università degli Studi, è formata da ricercatori del gruppo di Ecologia applicata della facoltà di Agraria.

Eugea vende online piccole scatole con gancio, da appendere alle piante malate, che vengono confezionate e spedite da una Onlus che impiega persone socialmente disagiate.

Le scatoline, una volta installate, liberano coccinelle contro gli afidi e criptolemi (un altro tipo di coccinella) per combattere la cocciniglia. Le prime vengono allevate nel Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroambientali (Dista) della facoltà di Agraria di Bologna, in celle climatiche di 15 metri quadrati, mentre i criptolemi sono acquistati direttamente dalla Bioplanet di Cesena.

"Oltre agli insetti utili vendiamo anche semi di piante per creare piccoli ecosistemi favorevoli al ritorno di specie quasi scomparse, come ad esempio le farfalle Macaone", dice Gianumberto Accinelli, direttore dell'Eugea. "Spediamo anche delle casette da appendere in giardino in cui sono contenute le uova delle Osmie, meglio conosciute come 'api solitarie': stanno all'interno di cannucce e, dopo qualche giorno, si schiudono lasciando uscire questi insetti innocui perché privi di pungiglione e utili per l'impollinazione dei fiori ma, purtroppo, in forte diminuzione". Ma gli insetti sopravvivono alle spedizioni? E quanto costano?
"Certamente – prosegue Accinelli - le coccinelle, in condizioni ottimali, sopravvivono fino a 7 giorni, ma noi le recapitiamo generalmente in 24 ore. I costi variano dai 16 euro per una scatola di coccinelle o criptolemi ai 20 euro per la casetta con le api solitarie, comprensiva di un manuale per diventare etologo da terrazzo".

Sul web, dandosi un po' da fare, è possibile trovare in vendita anche altri insetti "amici". Il Cryptolaemus montrouzieri ad esempio (costo 23 euro per 25 esemplari) che ama cibarsi di cocciniglie. Oppure le larve di Crisopa (20 euro la confezione da 200) che divorano i pidocchi o, ancora, il Ciclopino, un innocuo crostaceo mignon che vive nell'acqua dei sottovasi ed è un implacabile killer della zanzara tigre. Last but not least è disponibile un vero gioiello dell' antagonismo biologico, che farà morire d'invidia i vostri amici: la fitoseide. Si tratta di un ragnetto arancione in grado di cancellare in poche ore ogni traccia di un suo simile, quel ragnetto rosso che ama vivere sulle foglie delle piante di casa, che porta al disseccamento e alla caduta.

Dalla nostra ricerca sono emersi anche altri risultati interessanti e un po' inquietanti: è possibile acquistare insetti vivi o morti, da dare in pasto ai nostri rettili domestici, o da consumare noi stessi come "aperitivo"; insetti esotici da collezione come mantidi, millepiedi, coleotteri tropicali, farfalle esotiche, oppure lepidotteri contenuti all'interno di blocchi di ambra da sfoggiare come gioielli o soprammobili e, ancora, insetti destinati ad "allevamenti amatoriali" non meglio precisati.

Un mondo in cui oggi Lucio Battisti (forse) canterebbe: "Ho scelto te, un insetto, per amico...". 

 

Altri articoli di Piemonte Parchi sull'argomento:

La coccinella invasiva 

La lotta biologica ai tempi dei Simpson 

La lotta biologica alla piralide del bosso 

I laghi di Avigliana si preparano alla lotta contro le zanzare

Per approfondimenti sulla lotta biologica:

Sito dell'ARPA Piemonte

 

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