L'allarme acque inquinate sembra denunciare un pericolo in continua crescita e il quadro che si delinea dai dati pubblicati dall'Ispra è tutt'altro che tranquillizzante. Non solo il 64% dei punti monitorati è contaminato da pesticidi, ma negli ultimi dieci anni si è assistito a un peggioramento pari al 10% nelle acque superficiali e al 10% in quelle sotterranee. Inoltre, bisogna considerare che i pesticidi costituiscono solo uno tra i numerosi inquinanti dell'acqua che sta diventando, anche nella nostra realtà, una risorsa sempre più rara e preziosa.
Alla luce di queste considerazioni stupiscono i dati risultati dai campionamenti effettuati in Piemonte nell'anno 2015 per l'individuazione delle zone utilizzabili e non utilizzabili ai fini balneari per l'anno 2016. Se si prendono in considerazione i territori delle Aree protette piemontesi si può constatare come le zone ritenute non balneabili siano risultate assai rare: sulle 32 aree del Parco naturale Ticino e Lago Maggiore, il Parco naturale più rappresentativo da questo punto di vista, solo 2 delle 32 zone prese in considerazioni non sono state ritenute adatte alla balneabilità.
Non solo: tra i 152 comuni insigniti della Bandiera Blu 2016 della Foundation for Environment Education sono presenti due località del Lago Maggiore, Cannobio e Cannero Riviera. Tale riconoscimento internazione intende premiare i territori in cui la qualità delle acque, dei servizi offerti e una corretta gestione del territorio risulta degna di considerazione. Il sindaco di Cannobio Giandomenico Alberella ha commentato con queste parole l'accaduto: "Un risultato che premia i nostri sforzi e che è un ulteriore incentivo per continuare a lavorare verso un turismo sempre più sostenibile in cui la qualità dei servizi si accompagnala rispetto dell'Ambiente". Un messaggio che fa ben sperare per il futuro e invita all'interesse nei confronti di un ambiente troppo spesso trascurato.