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National Park Service, il re su Twitter

Con un pubblico di oltre 444.000 follower, il profilo Twitter del National Park Service raccoglie e retwitta le informazioni provenienti 417 parchi americani

  • Andrea Virgilio
  • Giugno 2017
  • Giovedì, 29 Giugno 2017
National Park Service, il re su Twitter

"Ricevi immediatamente aggiornamenti sulle cose che ti interessano e segui lo sviluppo degli eventi, in tempo reale, da ogni angolazione".
E' questa la promessa che viene fatta dai creatori di Twitter, il tutto deve essere riassunto in 140 caratteri, particolarità che rende il mezzo veloce ed immediato e, per tale motivo, definito di "instant messaging".
A differenza degli altri social la limitazione dei 140 caratteri impone di riuscire a riassumere in poche parole concetti anche complessi, rimandando ai link per approfondimenti.

Per trovare un'esperienza di successo nel mondo delle aree protette dobbiamo spostarci oltreoceano anche questa volta, con il profilo twitter del National Park Service, l'ente che gestisce i 417 parchi americani. In realtà si tratta di un raccoglitore di best practice, perché il profilo raccoglie e retwitta le informazioni provenienti dai diversi parchi, fungendo da cassa di risonanza ad un pubblico di oltre 444.000 follower.

Se è vero che il decano dei parchi americani, Yellowstone, la fa da padrone con un seguito di 663.000, è comunque apprezzabile da un punto di vista comunicativo, la volontà di unire tutte le aree protette sotto un unico cappello, dalle più piccole alle più grandi, l'unione come si sa, fa la forza. Oltre a promuovere le attività turistiche ampio risalto viene dato alle comunicazioni di emergenza o di allerta.

La velocità di trasmissione e ricondivisione dei contenuti su Twitter è maggiore, si può quindi utilizzare questo mezzo non solo per la propria promozione, ma altresì per comunicazioni di pubblica utilità, anche tramite i cosiddetti retweet. In occasione di fenomeni ambientali (alluvioni, frane, valanghe ma anche solo la chiusura di una strada per lavori), l'inserimento di un tweet o il retweet di un altro follower (meglio se un canale ufficiale o, in caso di un privato, previa verifica dell'informazione) può aiutare a diffondere l'informazione in modo capillare.

Tutti i profili twitter dei parchi americani sono ufficiali e verificati (contraddistinti da un bollino azzurro di fianco al nome), questo li rende maggiormente autorevoli e le informazioni che veicolano possono essere date come certe e affidabili. Addirittura, per il Parco dello Yosemite, twitter viene individuato come canale principale per notizie ed informazioni.

Anche Twitter ha modificato nel tempo le proprie impostazioni, dando maggiore spazio alle immagini, ma resta comunque un mezzo caratterizzato da testi brevi e incisivi. L'utilizzo degli hashtag, etichette che definiscono un determinato argomento o evento, permette ai propri tweet di essere letti sulle bacheche, non solo dei propri follower, ma di milioni di iscritti a questa piattaforma. Basta inserire il simbolo # prima di una o più parole chiave presenti nel tweet.

Al momento l'hashtag usato dal NPS è #findyourpark, una campagna che parte dal sito web www.nps.gov ed è finalizzata a far conoscere al pubblico i parchi americani. Su Twitter l'uso degli hashtag va a formare una vera e propria classifica, quanto più la parola viene usata nei tweet, tanto più il suo hashtag salirà la vetta e i primi dieci, in tempo reale, vengono visualizzati da tutta la community.

Tutti i parchi coinvolti utilizzano nei loro tweet l'hashtag prescelto, questo genera un fenomeno virale per cui un lo stesso viene a sua volta ripreso da chiunque sulla piattaforma desideri scrivere in 140 caratteri come la pensa. All'interno di questa cerchia sono presenti cittadini, giornalisti, politici, stakeholder, è possibile quindi che un tweet possa portare a un ritorno mediatico, anche inconsapevolmente. Va fatta attenzione a cosa si pubblica, ma allo stesso modo può essere un canale di comunicazione che porta alla considerazione dei media argomenti che difficilmente, nella normalità, entrano nella loro agenda.

Ma cosa possiamo imparare dall'esempio del NPS? Essere sintetici e riportare informazioni affidabili, includendo se possibile immagini o gif e brevi video, sono questi i presupposti che fanno realmente la differenza per migliorare la propria presenza su questo social.

Il profilo del NPS su twitter: https://twitter.com/NatlParkService

 

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