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Raccontare la natura per immagini

Da un 'fermo immagine' sulla stagione più dura per il camoscio alpino parte la nuova collaborazione con Luca Giordano, giovane promessa della fotografia naturalistica che, ogni mese, ci regalerà il suo modo di vedere la natura

  • Emanuela Celona
  • Gennaio 2017
  • Martedì, 31 Gennaio 2017
Raccontare la natura per immagini

Fu Claudia Bordese a presentare Luca Giordano in redazione, ormai  qualche anno fa. Piemonte Parchi era ancora di carta e Claudia Bordese curava la rubrica 'Dal mondo della ricerca', appuntamento fisso mensile della rivista, sempre molto apprezzato dai nostri lettori. Ce lo dipinse come un giovane fotografo naturalista appassionato, ma soprattutto decisamente bravo e in effetti i primi scatti naturalistici che ci propose (particolarmente incentrati sull'avifauna piemontese) le diedero ragione.

Ed eccoci oggi, a collaborare nuovamente con Luca Giordano. Lo abbiamo contattato dopo che si è aggiudicato di recente il primo premio del 'Festival de l'Oiseau et de la Nature' - categoria 'Vision artistique de l'Oiseau' - con uno scatto davvero spettacolare. Ogni mese ci accompagnerà in un percorso di scoperta della natura attraverso un suo scatto, raccontandoci cosa sta davanti, ma soprattutto dietro, l'obiettivo della macchina fotografica: il tempo, la tecnica, la pazienza che un fotografo naturalista deve mettere in campo nel proprio lavoro ogni volta che vuole scattare non un'mmagine qualunque, ma spettacolare.

Abbiamo scambiato con lui quattro chiacchiere e ci siamo fatti raccontare la sua storia e come sia nato l'interesse per la fotografia naturalistica. Ecco cosa ci ha raccontato.

Luca, dove e quando nasce la tua passione per la natura?

La passione per la natura e per gli animali selvatici mi è stata trasmessa dai miei genitori che fin da bambino mi hanno dato la possibilità di trascorrere molte giornate all'aria aperta, a contatto con i boschi, le paludi e le montagne del Nord Italia. In questi luoghi mi sono appassionato al birdwatching prima, e alla fotografia naturalistica in seguito, in particolare grazie agli insegnamenti di mio padre, fotografo amatore da sempre.

La tua formazione coincide con la tua passione?

Non ho esattamente il curriculum tipo, per un fotografo naturalista! Sono infatti laureato in Economia aziendale e laureando in Direzione d'impresa, marketing estrategia...

Questo significa che si può diventare bravi fotografi anche se si arriva da altre strade...

Pazienza, perseveranza, passione. Questi sono, a mio parere, gli ingredienti che non devono mai venire meno per diventare bravi fotografi naturalisti. La natura ha i suoi ritmi ed è in grado di metterti a dura prova, ma allo stesso tempo non manca mai di ripagare i tuoi sforzi se questi muovono da un sentimento sincero.

E' possibile farne una professione?

Difficile, in questo Paese. Purtroppo il pubblico interessato ai temi naturalistici, seppur in crescita, rappresenta ancora una nicchia di mercato. Le riviste del settore sono poche, mentre le agenzie di stock sono sature di immagini, così come il web.

Cosa consigli a chi si vuole cimentare in questo percorso?

Consiglio di non accontentarsi mai, di cercare continuamente di migliorarsi. Detto questo, ritengo che l'organizzazione di workshop, corsi e viaggi fotografici sia oggi l'unica via per provare a sbarcare il lunario nel settore. Purtroppo però, in questo campo si registra tanta improvvisazione, così come una fitta concorrenza spesso sleale, portata avanti da semplici appassionati alla ricerca di un facile arrotondamento o di un po' di visibilità.

Quali pensi possano essere buoni laboratori di scuola fotografica?

Corsi teorici e pratici sono sicuramente una tappa importante del percorso formativo di ogni fotografo, naturalista e non. Tuttavia, a queste utili iniziative devono necessariamente far seguito ore e ore di scatti sul campo. Uscire di casa e fotografare, prendere confidenza con la luce, le forme e la propria attrezzatura è fondamentale.

Hai in programma di organizzare qualche iniziativa formativa?

Ogni anno organizzo diversi generi di eventi, che si rivolgono a un pubblico molto variegato. Si va dai Trekking FotoNaturalistici patrocinati dal Parco Nazionale Gran Paradiso, iniziative della durata di una singola giornata ideali per chi si approccia da poco alla fotografia di natura, a viaggi fotografici di più giorni nelle zone più selvagge d'Europa, pensati per fotografi più esperti che siano alla ricerca di immagini davvero fuori dal comune. Per rimanere aggiornati su tutte le mie attività, consiglio di visitare i miei siti web: www.lucagiordanophoto.com e www.wildlifetravels.net

E adesso, arriviamo ai parchi. Conosci e frequenti quelli del Piemonte? 

Assolutamente sì. Io abito da sempre a Torino e le mie prime esperienze in natura le ho vissute proprio nella nostra regione. Il Parco Nazionale Gran Paradiso, l'Oasi LIPU di Crava Morozzo ed il Centro Cicogne e Anatidi di Racconigi sono state le mie prime palestre fotografiche e rimangono i miei luoghi del cuore.
Il nostro Paese è sorprendentemente ricco di angoli di natura intatti e spesso, purtroppo, non sono adeguatamente valorizzati.

Per seguire gli scatti di Luca Giordano su Piemonte Parchi

Per seguire il lavoro e le attività di Luca Giordano: www.lucagiordanophoto.com e www.facebook.com/LGNaturePhotography

 

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