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E’ solo questione d’astuzia?

Questa immagine, vincitrice del prestigioso concorso di fotografia naturalistica promosso dal Museo di Storia Naturale di Londra, stimola la riflessione sulle conseguenze concrete del riscaldamento globale nel mondo animale.

  • Enrico Massone
  • ottobre 2015
  • Giovedì, 15 Ottobre 2015
E’ solo questione d’astuzia?

"Storia di due volpi" è il titolo della fotografia con cui Don Gutoski si è aggiudicato il primo premio del concorso Widelife Photographer of the Year 2015. L'immagine è stata ripresa in un parco nazionale canadese, quello di Wapusk, affacciato sulla baia di Hudston, nel nord-est della provincia di Manitoba. Mostra una volpe rossa che tiene ben stretto tra i denti un animale appena predato, sanguinante e ormai morto. Si tratta di un'altro mammifero dal mantello bianco, un esemplare di volpe artica che si potrebbe definire 'cugina' della cacciatrice rossa. E' un'immagine dal forte impatto emotivo, ma al di là della spettacolarità estetica "Storia di due volpi" è anche un documento di notevole valore didattico e divulgativo, che mostra in modo concreto l'ennesimo effetto delle conseguenze del cambiamento climatico dovuto al riscaldamento globale del pianeta. Non è affatto consueto che le volpi rosse caccino attivamente quelle artiche, ma nei territori dove si è instaurata la competizione fra le specie, può nascere un conflitto fra i due predatori.
Don Gutoski divide la sua professione di medico chirurgo con uno spiccato interesse per la fotografia di animali e piante selvatiche. Viaggiare in tutto il mondo, osservando le creature viventi del nostro pianeta e fermando gli istanti più emozionanti della loro esistenza, si è trasformata per lui in una vera passione! Per scattare la foto vincitrice del concorso (selezionata tra 42.000 immagini provenienti da fotografi di 96 paesi) ha seguito le due volpi per tre ore, sopportando la temperatura dell'aria che si aggirava intorno ai 30 gradi sotto zero. Nel descrivere le condizioni ambientali, l'autore ricorda come la neve che ricopriva la tundra sia stato uno sfondo eccezionalmente brillante per compensare la scarsità di luce; inoltre "la volpe rossa con la piccola volpe bianca in bocca, ha fatto anche una piccola pausa, assumendo una singolare posa arcigna. E' la migliore fotografia che abbia mai fatto in vita mia, data dalla simmetria delle teste, dei corpi, del "frac", nonchè l'espressione dei due musi".

Le migliori foto del Wildlife Photographer of the Year 2015

 

 

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