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Le trivelle fanno male all'ambiente?

Prima di decidere cosa votare al Referendum del 17 aprile, molte persone si chiedono se le trivelle, divenute ospiti piuttosto 'impegnativi' dei nostri mari, inquinano o meno.

  • Emanuela Celona
  • Marzo 2016
  • Lunedì, 21 Marzo 2016
Le trivelle fanno male all'ambiente?

Le trivelle fanno male all'ambiente? La risposta, secondo un rapporto recente di Greenpeace, datato marzo 2016, sembrerebbe essere affermativa. Il problema è che laddove ci sono limiti di legge da rispettare, spesso non sono rispettati - come ha rivelato l'analisi dei dati - causando serie criticità ambientali.
La presenza di sostanze chimiche tossiche per la salute trovate nei tessuti delle cozze raccolte in prossimità delle piattaforme sono una delle criticità più preoccupanti evidenziate dall'associazione ambientalista.
Il rapporto dell'associazione ambientalista evidenzia inoltre che non tutti i dati delle ispezioni ambientali sono disponibili, generando un problema di trasparenza nei controlli.

Non ci sarebbero, invece, legami tra attività estrattive e episodi sismici, come descritto in un rapporto ISPRA pubblicato nel 2014.

Sta di fatto che, nel nostro Paese, la ricerca di gas e petrolio attraverso piattaforme dedicate è in aumento. Al 31 dicembre 2015, il ministero dello Sviluppo economico aveva assegnato 90 permessi di ricerca per la terraferma e 24 per i fondali marini, più 143 concessioni per la coltivazione di idrocarburi già individuati a terra e 69 in mare. Per avere un'idea complessiva, può aiutare una infografica pubblicata recentemente dal Corriere della Sera.

Il quesito referendario sulle trivellazioni – promosso da nove consigli regionali e appoggiato da numerose associazioni ambientaliste e sul quale gli italiani avranno occasione di esprimersi il prossimo 17 aprile 2016 – chiede se, una vota scadute le concessioni, si vogliono fermare i giacimenti in attività nelle acque territoriali, nonostante la presenza accertata di gas o petrolio.
Affinché il Referendum risulti valido, dovrà essere raggiunto il quorum, ovvero dovrà votare il 50% degli italiani aventi diritto, secondo quanto stabilisce l'art. 75 della Costituzione italiana.

Il quesito riguarda solo le trivellazioni in atto entro le 12 miglia dalla costa, e non quelle sulle terra ferma oppure marine, se poste oltre alle 12 miglia dalla costa: si tratta di 43 piattaforme marine su 135. Tra gli impianti interessati ci sono soprattutto i giacimenti del Mare Adriatico, praticamente tutto interessato da ricerche o da estrazioni.

Per scongiurare i rischi legati a qualsiasi tipo di attività estrattiva nei nostri mari, molto potrebbe fare comunque la ricerca, se adeguatamente finanziata.

 

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