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Giovani leader per un futuro più green

La transizione ecologica è ineludibile ed esige che le nuove generazioni si formino adeguatamente per diventare artefici di un futuro improntato alla sostenibilità ambientale. Le occasioni di formazione per i giovani – fortunatamente – si stanno moltiplicando: eccone una che unisce all'apprendimento una concreta progettualità.

  • Alessandro Paolini
  • Febbraio 2022
  • Martedì, 5 Aprile 2022
Gruppo di studenti di Turning Green - Foto p.g.c. Turning Green Gruppo di studenti di Turning Green - Foto p.g.c. Turning Green

Lo scorso agosto l'associazione Turning Green ha lanciato l'edizione 2021 del Project Green Course un programma di studi unico nel suo genere: 24 studenti di master o dottorati di ricerca, provenienti da tutto il mondo, dopo una fase di affiancamento da parte di esperti tutors, hanno proposto dei progetti ecosostenibili, i migliori dei quali sono stati finanziati e realizzati.

Studenti che formano altri studenti

Turning Green è un'organizzazione non governativa e no profit fondata e guidata da studenti di tutto il mondo che si propone di contribuire a realizzare un futuro migliore e più giusto offrendo formazione e tutoraggio su tematiche come la giustizia climatica, la sostenibilità ambientale e una sanità pubblica per tutti.

Nata nel 2005, ha sede in California e organizza corsi per studenti di tutte le età, dalle scuole elementari all'università, per formare persone che possano contribuire allo sviluppo sostenibile del nostro pianeta ed abbiamo un impatto sociale positivo anche a livello locale, nelle scuole che frequentano e nelle loro comunità.

Il programma del Project Green Course 2021 era focalizzato sulle sfide indotte dal cambiamento climatico, con docenti provenienti sia dal mondo accademico che da quello politico e amministrativo.

Il corso - che si è svolto in modalità web - si proponeva di proporre soluzioni globali e, per questo, gli studenti hanno interagito con dei "tutors" esperti nei settori più disparati al fine di imparare, riflettere, discutere, condividere e, infine, agire per realizzare progetti utili a traghettare il mondo verso un futuro più giusto e resiliente.

La caratteristica principale del Project Green Course - infatti - è quella che, al termine della fase di tutoraggio e confronto fra i partecipanti, gli studenti ideano un proprio progetto e i migliori ottengono un finanziamento per essere concretamente realizzati.

Fra i partecipanti al progetto c'era anche Vittorio Esposito (una sua presentazione a questo link) 26 anni, napoletano, che dopo la laurea in ingegneria civile conseguita a Milano ha da poco concluso un Master in ingegneria ambientale e infrastrutture sostenibili presso l'Istuto Reale di Tecnologia KTH di Stoccolma, la città dove risiede tuttora. Ecco cosa ci ha raccontato. 

Vittorio, come si è articolato il corso?

Il programma è stato strutturato in due parti: inizialmente abbiamo interagito con i tutors, esperti in settori molto diversi scelti fra accademici e amministratori, al fine di ricevere nozioni e spunti utili all'elaborazione di un nostro progetto. Gli argomenti sono stati i più vari e hanno spaziato dal cibo alle infrastrutture alle politiche di inclusione. Dopo le prime settimane è iniziata la seconda fase: ci siamo riuniti in piccoli gruppi di lavoro i cui componenti cambiavano ogni due o tre settimane e abbiamo lavorato ai nostri progetti. Dei 20 proposti al termine del corso, 5 sono stati finanziati, tra cui il mio, al fine di essere concretamente realizzati.

Quale progetto hai presentato?

Inizialmente ho avuto diverse idee ma poi ho deciso di concentrami su un progetto pratico e che non richiedesse un budget oneroso, in modo da avere migliori possibilità di essere scelto e realizzato. Alla fine ho deciso di creare una piattaforma web che contiene informazioni e notizie utili alla sostenibilità in settori diversi, come l'agricoltura e i trasporti. Il sito è multimediale nel senso che contiene anche video, progetti, e per realizzarlo l'unico costo è stato quello dell'acquisto del dominio web, per il resto ci ho lavorato io direttamente. Ora spero di finirlo e pubblicarlo online nei primi mesi del 2022.

Quali altri sono stati finanziati?

Uno riguardava la pulizia delle spiagge dalla plastica, un altro l'organizzazione di corsi per formare alla sostenibilità ambientale.

Quali progetti e quali aspettative hai per il futuro?

Al momento sto svolgendo un tirocinio presso il WWF e contemporaneamente sto inviando delle domande di lavoro. Nonostante oggi si parli sempre più di transizione ambientale, le occasioni professionali non sono molte, sia in Italia che all'estero. Qui in Svezia, per uno straniero come me c'è in più il problema delle lingua, non basta l'inglese ma viene spesso richiesta la lingua locale.

Un tuo bilancio finale di quest'esperienza?

Tra gli aspetti positivi c'è sicuramente il lavoro in team che ci ha consentito di fare networking e di conoscere e entrare in contatto con altri studenti di tutto il mondo interessati alle stesse tematiche. Un aspetto meno positivo è stato forse il tutoraggio, con esperti in materie molto specifiche e magari diverse da quelle che ci sarebbero interessate per lo sviluppo dei nostri progetti. In ogni caso consiglio a tutti di formarsi e studiare in un contesto internazionale per arricchire la propria formazione.

Per saperne di più

Sito internet di Turning Green

Social media: @TGreenOrg

Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

 

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