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Burchvif, ovvero una squadra per l'ambiente

Burchvif è un termine dialettale che significa "borgo vivo" e rappresenta l'essenza di questa associazione: una piccola comunità in cui animali e piante hanno la stessa importanza degli esseri umani. L'abbiamo incontrata per farci raccontare come lavorano i volontari e cosa spinge questa 'squadra per l'ambiente' a fare della protezione della natura la sua missione. 

  • Paola Viviana Trovò
  • Giugno 2021
  • Martedì, 29 Giugno 2021
Burchvif, ovvero una squadra per l'ambiente

"Le persone non decidono di diventare straordinarie, decidono di realizzare cose straordinarie". 

La citazione di Edmund Hillary, l'alpinista che per primo ha violato la vetta dell'Everest, calza a pennello a "quelli del Burchvif", veri guerriglieri per l'ambiente armati di pala, rastrello e tanta voglia di lavorare per l'ambiente.

Li ho incontrati in occasione dei monitoraggi faunistici delle specie inserite negli elenchi della Direttiva Habitat 92/43/CEE nella Zona Speciale di Conservazione (ZSC) Agogna Morta, a Borgolavezzaro, in provincia di Novara e in risposta a quanto il Ministero della Transizione Ecologica chiede alle Regioni per redigere periodici Rapporti nazionali. 

Poichè l'Agogna Morta nasce per iniziativa di un'associazione locale, prima di mettermi al lavoro li ho contattati per chiedere aiuto e collaborazione che non sono mancati, rivelando una realtà davvero sorprendente. 

Le 'perle verdi' dei Burchvif

Il nome Burchvif, ovvero termine dialettale che significa "borgo vivo", rappresenta perfettamente l'essenza di questa associazione: una piccola comunità collaborativa in cui, fra gli abitanti, sono considerati parimenti anche animali e piante.

L'associazione, nata nel 1984 e affiliata alla Federazione nazionale Pro Natura, nell'arco degli anni si è fermamente impegnata a tutelare e ricostruire lembi di "Natura Antica", la Pianura planiziale, soprattutto nel Comune di Borgolavezzaro. Attraverso l'acquisto di terreni, convenzioni con Enti pubblici, affitti costantemente pagati e richiesta della creazione della ZSC 'Agogna Morta' sono riusciti a spargere sul territorio una manciata di preziose perle di Natura, piccole ma di grande valore ancheb perché circondate da una distesa di colture intensive.

Queste "perle verdi" hanno nomi locali e ognuna ha una caratteristica particolare. Il Campo della Ghina ha una serie di piccoli micro-habitat tipici planiziali e assume l'importanza di un giardino botanico.

Il Campo del Munton, che include anche "Al muron del Natu", è uno degli ultimi dossi di formazione alluvionale e qui è dove l'associazione ha riportato la vegetazione dell'antico bosco planiziale e realizzato uno stagno per anfibi.

Il Campo della Sciura è invece un sabbione di modellazione eolica dove l'Associazione ha riportato l'antico querceto a farnia e, in una depressione del fontanile, creato zone umide per anfibi, alcuni dei quali anche tutelati dalla Direttiva Habitat. Di recente è stato acquistato dall'associazione un pioppeto confinante e riconvertito in arbusteto/arboreto. Lì, lungo la strada a dare il benvenuto ma anche ad ammonire intenzioni moleste verso la natura ci sono, immobili, tre guardiani. Erano tre vecchi olmi che con una decisione sofferta, per motivi di sicurezza, sono stati tagliati e i monconi, conservati a diverse altezze, si sono trasformati nei guardiani dell'oasi. I tre folletti sono solo alcuni degli elementi "fantastici" che aiutano i povr-om, così è il nome con cui si definiscono i volontari, in dialetto piemontese (letteralmente 'poveri uomini') nelle giornate di educazione didattica.

Poi c'è l'Agogna Morta, un'area umida che include la lanca omonima, meandro abbandonato del Torrente Agogna, e dove gli uomini e le donne dell'associazione hanno ricostruito l'originario querco-carpineto planiziario padano. In riva orografica destra al corso attivo del torrente, quasi di fronte all'Agogna Morta, vi è inoltre un canneto di circa 15.000 etri quadri, in comune di Nicorvo, Lombardia. Nel canneto si riproduce regolarmente il tarabuso (Botaurus stellaris), il più raro degli aironi di tutta Europa, e vi è la presenza di altre specie di rilievo conservazionistico. Fortunatamente o, meglio, grazie alla cocciutaggine del Burchvif, il canneto è di loro proprietà e di LIPU per un terzo, perché la richiesta di creare una ZSC, continua a quella piemontese, non è stata accolta dalla Regione Lombardia.

Ci sono poi la Lanchetta Michela e l'Isola, in parte di proprietà dell'associazione e in parte data in concessione gratuita ventennale dalla Regione Lombardia ai Burchvif, il Bosco Giacomo Corbetta-Zeme, il Campo Fiorito, il Campo del Gelso Vecchio e altri piccole oasi per un totale di oltre 30 ettari.

Sebbene quelli del Burchvif abbiano fatto un lavoro enorme, non è arrivato ancora il riconoscimento in Rete-Natura 2000 di quei siti che ne hanno le caratteristiche, come la Sciura ad esempio, mentre sarebbe uno strumento in più, utile a contrastare ripercussioni negative sulle Oasi.


Burchvif al lavoro

Oltre a strappare pertiche al deserto agricolo, i povr-om si adoperano attivamente per progetti su tutto il territorio comunale e in collaborazione con alcuni agricoltori e residenti. Ad esempio, il progetto "7 habitat" alla Cascina Caccesca ha permesso la realizzazione di numerosi habitat in una vecchia camera di risaia attualmente incolta. Gli ambienti creati recentemente sono: una parete per gruccioni e mammiferi, uno stagno per anatidi migratori, un campo ad acqua bassa per la riproduzione e lo svernamento dei limicoli, un fosso stagionale ideale per gli anfibi e un canneto, perfetto per tanti vertebrati e invertebrati.

Tra i loro compiti, anche un importante e intenso lavoro di comunicazione per far comprendere l'importanza di abbandonare l'uso di topicidi per tutelare i rapaci notturni, in particolare il raro barbagianni.

La politica di acquistare terreni di elevato valore ambientale, ma privi di tutela e quindi a rischio di trasformazione, oppure aree degradate da riconvertire in "Natura" sono sempre state ottime soluzioni messe in opera da associazioni e da Enti. Purtroppo, però, a volte si assiste all'acquisto di aree di elevato naturalistico in aree protette solo per avere libero accesso a una frequentazione senza limiti da parte di tutti gli iscritti all'associazione: sottovalutare l'impatto di una fruizione eccessiva o malgestita in aree naturali è un errore che va discapito della della fauna e della naturalità del luogo.

Ogni volontario vale un tesoro

"Burchvif persegue i propri obiettivi grazie alla disponibilità dei volontari, con i proventi derivanti dalle quote associative e dall'autofinanziamento, spiega Giambattista Mortarino, detto Giamba, vicepresidente dell'Associazione. Inoltre riceviamo contributi di enti pubblici e privati cittadini e partecipiamo a bandi per la richiesta di finanziamenti. In particolare alcuni lavori li abbiamo concordati con l'Ente pubblico di rifermento che ci ha finanziato e noi, occupandoci di tutto e prestando manodopera gratuita, evitiamo  lungaggini burocratiche e riusciamo ad abbassare i costi. Inoltre partecipiamo a bandi per effettuare opere di manutenzione del verde destinando tutti i proventi all'Associazione. Possiamo poi contare sulla generosità di chi appreza il nostro lavoro e destina a Burchvif la scelta del 5 per mille".

Continuare i progetti avviati e perseverare nella tutela della pianura sono gli obiettivi futuri dell'Associazione e, fra le cose piccole, c'è anche l'intenzione di aggiornare il sito internet per far conoscere a tutti l'importanza e il valore naturalistico dei risultati ottenuti. Ma il futuro porta con sè anche delle preoccupazioni, anche in relazione a progetti di edificazione che non lasciano tranquilli. 

Nel salutarmi, Maria Cristina Contri, Gianbattista Mortarino e Alberto Giè, vere anime dei povr-om, ci ricordano che l'Oasi è a completa disposizione di tutti per poter godere dei suoni della natura, del canto degli uccelli e della bellezza del paesaggio e che "il nostro transito possa essere leggero e rispettoso, perchè chi dovrebbe prendersi cura della nostra Terra, se non noi stessi?".

Una Associazione pluripremiata

Per il suo impegno in ambito ambientale ha ottenuto riconoscimenti e premi tra cui si ricordano:

  • Premio Tuteliamo l'Ambiente 1991 - promosso da Ford Italia e dalla rivista mensile Aqua.
  • Premio Carnia Alpe Verde 1995 - promosso dalla Regione Friuli Venezia Giulia
  • il progetto "Il Laboratorio di Ecologia all'aperto Agogna Morta" è stato selezionato per essere inserito nel "Rapporto Carnia Alpe Verde: i 100 progetti più verdi d'Italia"
  • Premio Rolex Award 1996 - promosso da Rolex
  • Premio Piemonte Solidale 2000 – promosso dal Centro Servizi per il Volontariato dove tanto c'è ancora da fare fra cui l'acquisto di un altro pioppeto in Piemonte per riconvertilo a "Natura Antica"

Per saperne di più

Sul Webhttps://www.burchvif.it

Gruppo Facebookhttps://www.facebook.com/groups/86542928971/ 

 

 

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