Stampa questa pagina

Roadkill, il pericolo corre sulle strade

Presto molti animali andranno in letargo. Ma al loro risveglio, la ricerca del cibo, la voglia di riprodursi, la ricerca di un territorio possono diventare comportamenti rischiosi a causa dei loro spostamenti. Un fenomeno, quello degli investimenti degli animali selvatici sulle strade, noto come Roadkill

  • Paola Viviana Trovò, Emanuela Celona
  • Giugno 2021
  • Martedì, 30 Novembre 2021
Tasso investito  | Foto P. V. Trovò Tasso investito | Foto P. V. Trovò

 

E' senza fine e continua, incessante, spesso nell'indifferenza dei passanti. La strage di animali investiti non risparmia nessuna specie e si può considerare fortunato, l'animale che muore sul colpo. Perché l'alternativa è restare ferito, anche gravemente, magari paralizzato. 

Si passa, veloci, abituati a vedere ma senza guardare gli animali piaccicati sull'asfalto che, con il passare dei giorni, diventano una crosta tutt'uno con il suolo, sino a perdere ogni forma di vita.

Siamo ormai abituati ai ricci morti lungo le strade, perché "sono tanti e non si possono evitare": ma siamo sicuri che siano così tanti gli animali selvatici?

Attenzione! Animali in transito

Andare a velocità moderata in auto, aiuterebbe a evitare scontri mortali. Prestare maggiore attenzione in strada, o in mezzo al bosco, anche.

Una notte di pioggia, per molti animali, è una notte di migrazione e le strade sono una delle più diffuse barriere che frammentano il territorio, come i pezzi di un puzzle sparso sul tavolo.

E per ricomporre il quadro di un territorio, non bastano linee verdi tracciate sulle carte ma servono coscienze più sensibili e un aumento della soglia di attenzione.

Oggi si saprebbe pure come fare. Si sa che il passaggio adatto a un rospo non lo è per un riccio, e quello per il tasso non è indicato per lo scoiattolo o il capriolo. 

Si sa che se un animale cade in un canale senza scivolo di risalita è condannato ad affogare. Si sa che le grandi vetrate e i palazzi di vetro non si distinguono dal cielo, e diventano un abbaglio mortale per molti volatili. 

Roadkill, una moria di animali

Per molti animali il risveglio dal letargo, la ricerca del cibo, la voglia di riprodursi, la ricerca di un territorio diventano un incontro innaturale con la morte. Ma per molte specie, attraversare una strada non è una scelta. Devono farlo perché i loro territori, l'home range e gli areali sono sempre più frammentati. Basti pensare che l'Europa è uno dei luoghi al mondo con la più alta densità di strade aperte al traffico veicolare quindi il rischio per la fauna di venire investiti è altissimo.

Secondo uno studio dell'Università di Reading alcuni animali rischiano addirittura l'estinzione, almeno a livello locale. Questo triste e pericoloso fenomeno è ormai noto e conosciuto con il nome di "roadkill" o "wildlife-vehicle collision" (WVC) e, come tutte le cose, conoscere il problema è il primo passo per affrontarlo e risolverlo.

Secondo l'Osservatorio di ASAPS (Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale), nel 2020 in Italia si sono verificati 157 incidenti significativi (l'Osservatorio considera solo quelli con persone ferite o decedute) con il coinvolgimento di animali (164 nel 2019 - 4% e 148 gli eventi nel 2018).  In 138 casi l'incidente è avvenuto con un animale selvatico (88%) e in 19 con un animale domestico. 
Centodiciotto incidenti sono avvenuti di giorno e 39 di notte mentre 151 incidenti sono occorsi sulla rete ordinaria e 6 nelle autostrade e extraurbane principali. 
E' evidente però che gli incidenti nei quali muore o rimane ferito l'animale sono parecchie migliaia ogni anno ed è difficile fare un calcolo perché, in molti casi, gli automobilisti coinvolti non denunciano nemmeno il sinistro.

Il Piemonte occupa, purtroppo, uno dei primi posti nella classifica delle Regioni per numero di incidenti con investimenti di animali, e segue subito dopo la Lombardia e l'Emilia Romagna: per questo, anche sul sito della Regione Piemonte troviamo alcuni suggerimenti di carattere generale utili per gli automobilisti, con l'invito ad adottare sempre un comportamento di guida che tenga conto dei rischi, pur nell'assenza di norme specifiche e dettagliate previste dal codice della strada ma in relazione ai frequenti sinistri stradali che coinvolgono la fauna selvatica, in particolare con il capriolo, cinghiale e cervo sulla rete stradale che attraversa ampie porzioni di territorio relativamente integri. 

Per saperne di più

 

www.roadkill.it 

https://www.vallidelverbano.va.it/roadkill/ 

 

Potrebbe interessarti anche...

Cronaca di una lezione "sul campo" all'Istituto Tecnico Agrario Calamandrei di Crescentino, in cu ...
Per i 100 anni del Parco Gran Paradiso, nasce l'idea di una "montagna sacra", una vetta che diven ...
Conoscere gli animali che vivono nelle aree protette e riconoscerne i segni del passaggio: questi ...
L'Onu, Organizzazione delle Nazioni Unite, ha una sezione specifica per i reati contro l'ambiente ...