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Con un click sul Fiume Po

Un progetto di didattica a distanza che trasmette i fondamentali di ecologia fluviale, portando (virtualmente) gli studenti sul Fiume Po. Una proposta educativa che potremmo definire 'audace' dove il distanziamento sociale e l'uso delle nuove tecnologie non è considerato un fattore limitante, ma un'opportunità di innovazione. Ecco cos'è il progetto 'River Box', premiato dal bando AmbientAzioni 2020. 

  • Anna Marino
  • Maggio 2021
  • Venerdì, 4 Giugno 2021
Con un click sul Fiume Po

 

Si chiama The RiverBox: per una didattica fluida ed è stato premiato dal Bando AmbientAzioni 2020, promosso dal Comitato Territoriale Iren di Torino. Un progetto che si colloca tra le attività divulgative e didattiche di Alpstream, il Centro per lo Studio dei Fiumi Alpini - nato recentemente dalla sinergia di interessi tra Parco del Monviso, UNITO, UPO e POLITO - e che affronta il tema dell'acqua ponendo particolare attenzione all'ecosistema fluviale, adattandolo ai diversi ordini e gradi scolastici.

In sostanza, è prevista la creazione di un kit didattico contenente tutti gli strumenti necessari per la realizzazione di una lezione di educazione ambientale di ecologia fluviale focalizzata sul Fiume Po, fruibile a distanza. Una proposta educativa audace dove il distanziamento sociale e l'uso delle nuove tecnologie non viene visto come un fattore limitante, ma come opportunità di innovazione, alla luce anche delle recenti esperienze vissute al tempo del Covid.
Ogni box contiene una proposta di progetti da realizzare in autonomia, in classe, grazie a una serie di filmati realizzati dai proponenti stessi che costituiscono una sorta di guida. Il progetto prevede, inoltre, la realizzazione di tre kit, uno per ciascun ordine scolastico.

Un kit per ogni ordine e grado scolastico

In particolare il "Kit dei cinque sensi" è pensato per le scuole primarie, ed è un percorso sensoriale che, attraverso l'udito, il tatto, il gusto, l'olfatto e la vista ha come finalità il fornire agli studenti alcuni elementi teorico-pratici per introdurli a una conoscenza scientifica di base sul tema fluviale, veicolando il messaggio del rispetto e del risparmio delle risorse idriche.

"River Box" - per le scuole secondarie di I grado -  è un percorso che va di scatola in scatola con l' obiettivo di scoprire il micromondo fluviale e i servizi ecosistemici, strumenti indispensabili per poter diventare un eco-eroe, incoraggiando così i ragazzi a una partecipazione attiva nella tutela del territorio, con un approccio critico ai problemi e alla ricerca di possibili soluzioni.

"Scientific Flood" - destinato alla scuola secondaria di II grado - è un kit che tra droni e dati satellitari, stampanti 3D e modellini di diatomee, immerge studenti e docenti nella citizen science, scoprendo la connessione trasversale tra noi e l'ambiente fiume.

Nella sua attuale configurazione il progetto è dedicato ai fiumi, ma è possibile applicarlo a qualunque argomento inerente l' educazione ambientale (tutela acqua e mare, biodiversità, alimentazione sostenibile, gestione dei rifiuti, servizi ecosistemi, green economy, città sostenibili, cambiamenti climatici) e replicabile in tutte le scuole d'Italia.

Perchè è importante educare all'acqua 

Sappiamo tutti che il volto dell'attivista svedese Greta Thunberg ha permesso di dare luce alla crisi climatica causata da 200 anni di Rivoluzione industriale. Ma nonostante il grande impatto mediatico che ha suscitato l'effetto Greta, non si parla a sufficienza della crisi idrica mondiale e in particolare dei fiumi, un patrimonio spesso trascurato ma minacciatoa causa dell'inquinamento e dall'aumento dei prelievi.

A tutela di questi ecosistemi è nata la Direttiva Europa Acque che impone il raggiungimento dello stato di qualità ecologico buono dei corpi idrici entro il 2027.
A oggi, solo il 43% dei fiumi italiani ha raggiunto l'obiettivo. Per questo è fondamentale educare all'acqua, all'uso responsabile, e al rispetto dell'ambiente, partendo soprattutto dai più giovani, i "nativi ambientali": una generazione che nella quotidianità dei comportamenti trova come prospettiva naturale, il rispetto dell'ambiente in cui vive.
Ma questi ultimi, fanno anche parte dell'I Generation, i primi nati nel mondo digitalizzato, cresciuti con le voci di Siri e Alexa e con Google Assistant che li aiuta da casa.

Questo salto generazionale è diventato evidente a marzo dello scorso anno, quando educatori e docenti hanno dovuto inventare nuovi modi di insegnare, causa Covid.
Improvvisamente si sono ritrovati a fare i conti con una scuola completamente stravolta, dove il dare informazioni dietro a uno schermo ha preso il posto di fare formazione in presenza. Per molti, la didattica a distanza è stata un fallimento, in quanto affacciarsi al mondo dell'immateriale e trasformare una lezione reale in un prodotto multimediale si è rilevato un vero e proprio incubo. Inoltre la "vecchia scuola" si è adattata a diventare digitale senza avere strumenti adeguati alle nuove generazioni di alunni che, ogni giorno, consumano tante informazioni prese in rete: per far fronte a questo flusso informativo continuo, è necessario un filtro. E se non si riesce a catturare l'attenzione in pochi minuti, lo studente perde interesse, e di conseguenza la lezione diventa dispersiva e poco efficace.

Sicuramente l'emergenza sanitaria e le misure per contenerla hanno messo in luce come l'istruzione online è il futuro, ma anche se si è a un click di distanza con il resto del mondo, non bisogna perdere il contatto umano. In un mondo Hi-Tech la differenza la fa lo Human Touch. E il progetto The River Box coglie questa opportunità. 

 *ALPSTREAM E UNITO-DBIOS

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