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Il lockdown è finito. Adesso buona (ma prudente) estate!

Dopo aver vissuto ai tempi della Pandemia, toccherà adattarci e trasformare anche le nostre vacanze. E il soggiorno in un parco, optando per vacanze di prossimità, si potrebbe rivelare un esempio di saggia resilienza.

Per questo, se volete, raccontateci le vostre vacanze 'resilienti' e rispettose dell'ambiente. Potete inviarci un breve scritto oppure uno scatto fotografico: lo condivideremo sui social dove continuerà la nostra estate.

Per tutto il resto, ci ri-aggiorniamo a settembre!

  • Emanuela Celona
  • Giugno 2020
  • Lunedì, 29 Giugno 2020
Foto Pixabay Foto Pixabay

 

«Il futuro è molto aperto, e dipende da noi, da noi tutti. Dipende da ciò che voi e io e molti altri uomini fanno e faranno, oggi, domani e dopodomani. E quello che noi facciamo e faremo dipende a sua volta dal nostro pensiero e dai nostri desideri, dalle nostre speranze e dai nostri timori».

Così diceva Karl Popper, colosso del pensiero novecentesco, filosofo della scienza del secolo scorso, citato spesso da Enrico Giovannini, co-fondatore e portavoce dell'Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile(ASviS).

AsviS è una rete di oltre 230 soggetti della società civile italiana che intende far crescere nella nostra società, nei soggetti economici e nelle istituzioni la consapevolezza dell'importanza dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e del futuro che ci attende.

Un futuro, quello di tutti noi, che risentirà inevitabilmente dell'emergenza epocale di Covid 19. Un futuro che plasmeremo seguendo i nostri desideri e le nostre speranze e che forse, oggi, facciamo facciamo più fatica a identificare.

Qual è, infatti, l'idea di futuro che vogliamo portare avanti? La storia parlerà di noi perché siamo la generazione che può ancora evitare la crisi climatica e il disastro economico e sociale conseguente, ma per far fronte a questo scenario è necessario cambiare modello di sviluppo. Siamo pronti a farlo?

Il Mondo che conosciamo

Il Mondo che conosciamo è - secondo il portavoce di AsviS - un sistema chiuso, a partire dall'energia di scarto che produciamo per produrre calore. Il nostro capitale naturale, umano ed economico-sociale è inserito in un processo produttivo che mira all'incremento del prodotto interno lordo (PIL). 

Il PIL è ancora oggi la variabile usata per misurare la ricchezza prodotta, commisurata a un concetto di quantità. Parametri che potevano andare bene negli Anni '60/'70, in pieno boom economico ma che oggi si scontrano con altre variabili, ugualmente, anzi forse perfino più importanti: inquinamento, consumo di suolo, degrado degli ecosistemi.

In base a come organizzeremo il nostro sistema produttivo, possiamo cambiare prospettiva: ridurre i consumi, gli scarti e l'impatto sui servizi ecosistemici.

Nel 1972 il Club di Roma, nel Rapporto Peccei, collocò l'asticella dei limiti alla crescita, tra il decennio 2020 e 2030. Mentre la Pandemia figurava già tra i Global Risk 2019, il documento prodotto dal World Economic Forum (WEF) con l'obiettivo di offrire ai decision maker e alla società civile, più in generale, uno strumento per comprendere come identificare i rischi a più alto impatto e con le maggiori probabilità che accadano nel breve periodo e, in prospettiva, nel prossimo decennio.

Covid-19 ci ha catapultati nell'incertezza, ci ha fatto prendere confidenza con il concetto di rischio. Una paura che i Paesi sviluppati hanno percepito in proporzioni elevate, e che ha mostrato come le persone siano pronte a tutto, anche a rinunciare alle proprie libertà personali e individuali, se messe di fronte alla paura.

Il Mondo che ci aspetta

Oggi, in uscita dal lockdown, un'evoluzione ci aspetta alle porte, ma abbiamo una decisione da prendere sul tipo di futuro che vogliamo.

L'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile prova a dare delle risposte al Mondo: 17 obiettivi e 169 target danno una rappresentazione del Mondo che si vuole costruire, seguendo i principi dell'integrazione, dell'universalità e della partecipazione.

La lista degli obiettivi diventa un piano per cambiare il sistema nei suoi pilastri: quello ambientale, economico, sociale e istituzionale, tutti di pari dignità. E senza più anteporre l'economia a tutto il resto, rischiando uno sviluppo mondiale insostenibile, come quello attuale.

Il sentiero sul quale ci eravamo posizionati, prima che arrivasse la Pandemia, non era sostenibile, e per questo non ci dovremmo più tornare. 

Il nostro massimo sforzo va nel non perdere i passi fatti verso uno sviluppo più sostenibile, messi a dura prova da Covid 19. Qualche esempio?

Che fine fanno tutti i dispositivi di sicurezza individuati? Come verranno buttati e smaltiti? I bar e i ristoranti per adeguarsi alle restrizioni, useranno plastica monouso biodegradabile? La paura del contagio, ci pingerà a usare di più le automobili? Dove trascorreremo le vacanze estive? E cosa lasceremo dopo il nostro passaggio?

E adesso, buona estate

Dopo aver vissuto e assorbito il virus, ci toccherà adattarci e trasformare anche le nostre vacanze. Se volete, raccontatecele in brevi scritti oppure in uno scatto fotografico: li condivideremo sui social, dove continuerà la nostra estate, insieme al calendario di appuntamenti che continueremo a inviarvi, aggiornato, per tutta l'estate.

Soggiornare in un parco, nel rispetto della natura e dell'ambiente, è un buon modo per ripartire e dimostrare come, da questa crisi sanitaria, se ne possa uscire resilienti, anziché più vulnerabili.

Raccontateci le voste vacanze 

Scriveteci! Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Taggateci! #piemonteparchi @piemonteparchi

Buona (ma prudente) Estate!

Ci rivediamo con gli aggiornamenti abituali a settembre.

 

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