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Come stanno le acque balneabili del Piemonte?

Presentato da Arpa Piemonte il report sullo stato di salute delle acque balneabili del Piemonte. I dati non sono ottimali, ma comunque abbastanza incoraggianti per le stagioni a venire.

  • Alessandra Corrà
  • Novembre 2018
  • Lunedì, 5 Novembre 2018
 Foto Pixabay Foto Pixabay

 

Ebbene sì, anche il Piemonte ha una stagione balneabile che si è chiusa lo scorso 15 ottobre. Ed è per tale occasione che, nella sede provinciale del Lago di Candia, l'Arpa Piemonte ha illustrato lo stato di salute delle acque balneabili piemontesi, presentando un report che descrive come stanno laghi e corsi d'acqua della nostra regione.

Sparsi su tutto il territorio piemontese, lo studio di Arpa si è concentrato su: il Lago di Candia, il Lago di Avigliana, il Lago Sirio, il Lago Mergozzo, il Lago Maggiore, il Lago d'Orta e il Lago di Viverone, tutte realtà lacustri riconosciute come siti di balneazione. A questi, bisogna poi anche aggiungere due corsi d'acqua: Cannobbio e San Bernardino, in località Verbano Cusio Ossola.

Le acque del Piemonte sono in salute?

Negli anni passati, gli unici siti di balneazione - sui 94 dislocati in tutto il Piemonte – in cui furono riscontrati problemi di inquinamento microbiologico sono stati individuati attorno al Lago di Candia.
Solo il primo campionamento di quest'anno, ad aprile, ha confermato questo dato, dopodiché anche le acque del Lago di Candia sono tornate nella norma.
Nonostante questo aspetto positivo, la balneazione è stata ancora vietata da un'ordinanza del sindaco di Candia Canavese, a inizio stagione, a causa di una massiccia fioritura che aveva determinato una proliferazione di cianobatteri, tossine algali. A fine stagione, anche quest'ultimo valore è tornato alla normalità, tanto che è stata decretata la balneabilità per tutti i 94 siti piemontesi. Un risultato, quello di Candia, che ha richiesto oltre dieci anni di studi, ricerche e investimenti coordinati dall'Ente parco, per poter eliminare sia il problema dell'eutrofizzazione che degli scarichi di sostanze chimiche derivate dall'agricoltura.

Quali i parametri per definire le acque davvero "sicure"?

Il quadro normativo in materia di acque di balneazione è stato regolamentato dalla"Direttiva Balneazione" (Dir. 2006/7/CE), recepita in Italia con il D.lgs 116/2008, a sua volta seguito dal decreto attuativo (D.M. 30 marzo 2010). La Direttiva in vigore privilegia una gestione integrata della qualità delle acque allo scopo di mettere in atto azioni volte a prevenire l´esposizione dei bagnanti a rischi per la salute.
Il monitoraggio e l´attuazione di misure di gestione hanno l´obiettivo di riconoscere e ridurre le possibili cause di inquinamento. Queste ultime possono essere di breve durata, come ad esempio lo straripamento di una fognatura dovuto a un temporale (problema che può risolversi in tempi molto brevi), oppure "strutturali" di lunga durata, come gli scarichi abusivi di sostanze tossiche, o sistemi fognari compromessi.
Di fondamentale importanza sono i controlli sui "parametri microbiologici" dell'acqua, in particolare i cosiddetti "batteri indicatori" che assumono grande rilievo nella determinazione della qualità delle acque, per definirne la balneazione. La presenza di batteri "Escherichia coli" ed "Enterococchi intestinali" sono indicatori di contaminazione fecale. Se in un sito lacustre vengono rilevati questi microrganismi in alto numero, si presume possano sussistere microrganismi patogeni dannosi per la salute dell'uomo.
Un altro dato indicativo importante nelle zone di forte eutrofizzazione, viene rilevato durante la fioritura, attraverso la presenza nell'acqua di fitoplacton e cianobatteri, ovvero di alghe verdi/azzurre. Abitanti naturali dei laghi, quando si moltiplicano durante la fioritura, formano delle tossine che possono risultare assai dannose.

Da chi vengono classificate le nostre acque?

Le acque di balneazione vengono classificate dal Ministero della Salute a novembre di ogni anno, in base ai dati di monitoraggio dei quattro anni precedenti che Arpa Piemonte fornisce, basandosi su una valutazione dell'intero corpo idrico di tutte le pressioni antropiche che insistono sulle singole acque di balneazione. L'Arpa inoltra i dati delle analisi ai Comuni dei siti di balneazione e, successivamente, all'assessorato Sanità della Regione Piemonte
Nel 2018 ci sono stati 137 giorni di stagione balneare durante i quali sono stati effettuati 649 campionamenti, di cui 616 di routine e 33 supplementari a seguito del superamento della soglia di uno, o di entrambi, i paramentri microbiologici.

Per ogni campione, bisogna considerare più indagini per arrivare a ottenre dati affidabili: si tratta di circa 1300 esami in tutto il 2018.
L´aggiornamento dei profili delle acque di balneazione è realizzato secondo un preciso scadenziario che dipende dalla classificazione che hanno ottenuto le singole aree di balneazione. In particolare, se le acque di balneazione risultano di qualità "eccellente" i profili dovranno essere rivisti solo nel caso in cui tale classificazione passi a "buona", "sufficiente" o "scarsa". In tutti gli altri casi esiste, invece, una frequenza minima di revisione da rispettare: ogni 4 anni in caso di acque classificate "buone"; ogni 3 anni in caso di acque classificate "sufficienti"; almeno ogni 2 anni in caso di acque classificate "scarse".

Se l'acqua è classificata buona, significa che il lago è in salute?

Per stabilire se l'acqua è davvero balneabile, basta che i due parametri microbiologici non superino una certa soglia: analisi che vengono eseguite da metà aprile a fine settembre. Ciò però non esclude che nel lago non permanga un inquinamento ambientale. Le analisi di qualità ambientale, infatti, sono più complesse e articolate rispetto a quelle di balneazione che vengono eseguite semestralmente.
Per esempio, a Viverone, la qualità ambientale non ha raggiunto gli obiettivi previsti dalla direttiva 2060/CE, mentre le acque dei sette siti di balneazione presenti intorno al lago hanno raggiunto obiettivi ottimali.
La scorsa estate si sono riscontrate criticità anche sul Lago d'Orta. A San Maurizio d'Opaglio, nel mese di luglio, si sono verificati dei sversamenti di sostanze inquinanti da parte di aziende che scaricavano illegalmente materiali inquinanti. Si trattava di sostanze che producevano una schiuma molto densa nell'acqua.
A tal proposito, e per raggiungere gli obiettivi di qualità, è stata fatta negli ultimi mesi una proposta di "contratto di lago", ovvero uno metodo di lavoro per la gestione negoziata e partecipata delle risorse idriche del bacino idrografico. Queste non costituiscono un livello aggiuntivo di pianificazione, ma una modalità di gestione del lago attraverso cui integrare e coordinare gli strumenti di pianificazione e di programmazione con gli interessi presenti sul territorio.

Informazioni in tempo reale sui siti di balneazione

I profili di balneazione possono essere consultati sul sito di Arpa Piemonte ( http://www.arpa.emr.it/balneazione ) nella scheda di dettaglio del punto di prelievo presente in ogni acqua di balneazione.
E' disponibile anche il Portale Acque del Ministero della Salute, selezionando l'area: Regione >Provincia >Comune >Area di balneazione >Visualizza dettagli.
Per altre nozioni sulla qualità ambientale dei laghi, si può consultare: http://rsaonline.arpa.piemonte.it

 

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