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Nuova legge nazionale per la protezione dell'ambiente

Approvata dalla Camera dei Deputati con 354 sì, nessun no e 15 astensioni, la nuova legge che istituisce il Sistema nazionale a rete per la protezione ambientale, coinvolgendo direttamente l'Istituto per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) e le Agenzie regionali per la protezione ambientale (ARPA). Il testo approvato della legge sarà pubblicato nei prossimi giorni sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.

  • Redazione
  • giugno 2016
  • Mercoledì, 22 Giugno 2016
  • Stampa
Nuova legge nazionale per la protezione dell'ambiente
La marmotta è un animale proetteto dalla Legge 157/1992 ed inserita nel Repertorio della fauna selvatica del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare


Il nuovo Sistema nazionale a rete per la protezione ambientale, dovrà monitorare lo stato dell'ambiente e la sua evoluzione, controllare i fattori di inquinamento delle matrici ambientali e delle "pressioni sull'ambiente". Inoltre dovrà curare l'informazione, la divulgazione e il coordinamento dell'intera sfera riguardante la protezione ambientale. E' prevista inoltre un'attività di monitoraggio sugli effetti causati dalla realizzazione di opere infrastrutturali. La legge definisce poi l'attività istruttoria per il rilascio di autorizzazioni e per l'irrogazione di sanzioni, nel rispetto delle competenze degli altri enti previste dalla normativa vigente, oltre alle attività di supporto nell'individuazione, descrizione e quantificazione del danno ambientale. In questo sistema L'ISPRA, ha un ruolo centrale e, oltre ai compiti di indirizzo, coordinamento e intervento nelle vicende più rilevanti, sarà competente anche per la realizzazione e la gestione del Sistema Informativo Nazionale Ambientale (SINA).Pubblichiamo alcuni passaggi cruciali del dibattito di approvazione della legge, resi noti dall'Agenzia giornalistica ANSA:

"Ieri gli ecoreati nel codice penale e il Collegato ambientale, oggi la riforma delle Agenzie: ecco un altro fondamentale tassello del mosaico che sta componendo il governo per un ambiente più sicuro, più tutelato e in grado di essere elemento decisivo di crescita per questo Paese" afferma Gian Luca Galletti, ministro dell'Ambiente, spiegando che "il nuovo testo rende finalmente uniformi sul territorio e omogenee sotto il profilo tecnico le attività di controllo sull'ambiente. Attraverso un Sistema nazionale a rete in cui un ruolo strategico è attribuito a Ispra, e con i cosiddetti Lepta, ovvero i livelli essenziali delle prestazioni ambientali cui dovranno adeguarsi le agenzie, si attua un vero e proprio ripensamento dell'attuale sistema, scandito da una diversità di approcci da Regione a Regione e da una grande frammentarietà che indebolisce di fatto la protezione dell'ambiente". "Altre importanti novità introdotte dal provvedimento – nota Galletti – sono il Sistema informativo nazionale ambientale e la rete dei laboratori accreditati: si rafforzano la trasparenza e la qualità scientifica dei controlli". "Non dimentichiamo che riforma – prosegue Galletti – è anche una vera risposta di legalità, perché farà entrare in funzione con maggiore efficacia gli ecoreati. Il governo e il Parlamento – conclude – hanno insomma affermato ancora una volta nei fatti la centralità dell'ambiente nella grande sfida di sviluppo dell'Italia".

"Finalmente è legge il nuovo sistema dei controlli ambientali per un'Italia più trasparente, pulita ed efficiente". Così Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, commenta l'approvazione definitiva alla Camera della riforma delle agenzie ambientali di cui è primo firmatario. "La Camera - continua - ha votato in via definitiva la riforma delle Agenzie ambientali, un riordino delle strutture di monitoraggio che potenziano e rendono uniformi nel Paese le verifiche sullo stato dell'aria, delle acque, del territorio. Nasce un sistema nazionale delle agenzie, integrato, omogeneo ed autorevole in grado di tutelare cittadini e ambiente, dare certezze a italiani e imprese e favorire un'economia più avanzata, innovativa e pulita. La riforma contribuisce anche al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile, di promozione della qualità ambientale e alla piena realizzazione del principio del 'chi inquina paga'". "Il testo - conclude - nasce da una mia proposta di legge, unificata con quelle analoghe dei colleghi Bratti e De Rosa. Insieme agli ecoreati questa riforma, di cui è stato relatore il collega Zaratti, rafforza le politiche ambientali del Paese intervenendo sul fronte della prevenzione dopo che il Parlamento ha rafforzato gli strumenti giuridici per contrastare e perseguire le illegalità in campo ambientale".

"Con il nuovo Sistema nazionale a rete per la protezione dell'ambiente, il Parlamento interviene sul fronte della prevenzione e dei controlli e si realizza pienamente l'omogeneità di azione su tutto il territorio italiano indispensabile per superare le inaccettabili criticità nella gestione dell'ambiente e della salute pubblica". Lo afferma la vicepresidente della commissione Ambiente alla Camera, Serena Pellegrino (Si). Secondo Pellegrino "una nota negativa è stata sottolineata da tutti i gruppi parlamentari. Il provvedimento è stato varato stabilendo l'invarianza di bilancio, un limite posto dal Governo che non lascia presagire nulla di buono sulle reali intenzioni dell'esecutivo ad avere un efficace servizio di monitoraggio ambientale e territoriale, poiché le risorse attualmente disponibili non sono sufficienti. Il voto favorevole di Sinistra Italiana è stato così integrato da un ordine del giorno che prevede una quota parte dei proventi delle aste per lo scambio di emissione di gas a effetto serra, vengano destinate all'implementazione dell'attività svolta dall'Ispra e dalle Agenzie ambientali".

Approfondimenti:
ISPRA
ARPA Piemonte
Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare

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