Il Butterfly Monitoring Scheme è una rete di monitoraggio delle farfalle a livello europeo. In pratica è un conteggio periodico degli esemplari delle varie specie di farfalle in alcune aree campione, eseguito secondo un metodo condiviso in tutta Europa. Il progetto ha lo scopo di valutare l'abbondanza delle popolazioni di farfalle, al fine di stabilire strategie di conservazione appropriate.
A differenza di altri monitoraggi, spesso più mirati a specie già in declino, il BMS considera tutte le specie, anche quelle ritenute oggi comuni e, per tale motivo, svolge un importante lavoro di "sentinella" che permetterà di individuare subito trend negativi meritevoli di particolari attenzioni. L'intervento immediato in processi di declino è infatti uno dei punti chiave nelle strategie di conservazione delle specie.
L'Ente di Gestione delle Aree Protette del Ticino e del Lago Maggiore ha ospitato. lo scorso 10 settembre 2019, nella sede di Cameri il 5 Workshop nazionale dell'Italian Butterlfy Monitoring Scheme (ITBMS) che ha dimostrato come la "pianura" sia un'area molto recettiva a questa tematica tanto da essere l'inizio per creare un gruppo di volontari di "Butterfly watching".
Una rete europea
In Europa a partire dalla fine degli anni '70 sono sorte, in modo non coordinato fra di loro, stazioni di campionamento delle farfalle poi incrementate nel corso degli anni '90.
Nel 2018, nei confini europei, erano quindi già attivi sistemi di monitoraggio delle farfalle in alcuni Paesi ma si riteneva necessario incrementarne il numero e uniformarne i metodi. Per questi motivi si è attivato il progetto ABLE (Assessing ButterfLies in Europe), svolto da novembre 2018 a novembre 2020, finanziato dalla Direzione Generale dell'Ambiente dell'Unione Europea.
L'obiettivo principale del progetto ABLE era creare una rete rappresentativa di monitoraggio delle farfalle nel maggior numero possibile di paesi al fine di elaborare misure e strategie di conservazione all'interno dell'Unione Europea sempre più efficienti. A tal fine, nel suo ambito stati identificati indicatori utili per indirizzare le politiche dell'UE in materia di biodiversità e uso del suolo, inclusa la politica agricola comune, o PAC. Contemporaneamente sono stati raccolti dati che, tra l'altro, verranno utilizzati anche per valutare la salute degli impollinatori europei nell'ambito dell'iniziativa dell'UE sugli impollinatori.
Il progetto ABLE ha raggiunto gli obiettivi che si era posto ed è riuscito ad istituire nuove reti (schemes) di monitoraggio in altri 10 paesi: Portogallo, Italia, Ungheria, Austria, Cipro, Croazia, Repubblica Ceca, Malta, Bulgaria e Polonia.
Oggi European Butterfly Monitoring Scheme (eBMS), grazie anche all'impulso fornitogli dal progetto ABLE, rappresenta sicuramente la rete di monitoraggio di invertebrati più importante esistente perché fatta con metodo standardizzato, su scala continentale ed in un arco di tempo lungo.
Un lavoro di squadra
Il progetto ABLE è nato da una partnership tra il Butterfly Conservation Europe, il Center for Ecology and Hydrology (Regno Unito), il Centro Helmholtz per la ricerca ambientale (UFZ, Germania), il Dutch Butterfly Conservation ed il Butterfly Conservation (Regno Unito).
Il progetto, per la sua effettiva realizzazione sul campo, ha poi coinvolto migliaia di volontari in tutta Europa che hanno raccolto, in modo standardizzato, dati poi confluiti nel database centrale dello European Butterfly Monitoring Scheme.
Per saperne di più