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Cos'è il CRIP, Centro Referenza Ittiofauna del Piemonte

Il Centro di Referenza Ittiofauna del Piemonte è un ambito di confronto sulle problematiche che riguardano la gestione e la conservazione dell'ittiofauna, soprattutto nelle Aree protette e nei siti di Rete Natura 2000 ed è auspicabile che diventi uno dei punti di riferimento sui metodi di monitoraggio e sulle modalità di gestione e di conservazione dell'ittiofauna piemontese. 

  • Sandra Buzio
  • Giovedì, 1 Aprile 2021
Logo del CRIP - Centro Referenza Ittiofauna Piemonte | Elaborazione grafica di Stefania Serra Logo del CRIP - Centro Referenza Ittiofauna Piemonte | Elaborazione grafica di Stefania Serra

 

Il Centro di Referenza per l'Ittiofauna del Piemonte (CRIP) è nato nel 2016 con provvedimento del settore Biodiversità e Aree Naturali della Regione Piemonte (ai sensi del Decreto del Presidente della Giunta regionale 24 marzo 2014, n. 2/R) che ha stabilito che l'Ente di gestione delle Aree protette del Ticino e del Lago Maggiore (capofila), insieme all'Ente di gestione delle Aree protette del Parco del Po Piemontese e all'Ente dei Parchi Reali siano partner nella gestione del CRIP, costituito con lo scopo di creare un tavolo di confronto collaborativo e propositivo oltre a trovare soluzioni condivise sulle problematiche che riguardano la gestione e la conservazione dell'ittiofauna, soprattutto nelle Aree protette e nei siti di Rete Natura 2000.

E' inoltre auspicabile che il CRIP diventi uno dei punti di riferimento sui metodi di monitoraggio e sulle modalità di gestione e di conservazione dell'ittiofauna, oltre che realizzi interventi pratici, sia di tipo sperimentale che gestionale, fatte salve le competenze operative e normative del Settore regionale "Infrastrutture, territorio rurale, calamità naturali in agricoltura, caccia e pesca" esercitate ai sensi della L.R. n. 37/2006, "Norme per la gestione della fauna acquatica degli ambienti acquatici e regolamentazione della pesca".

Le competenze del CRIP

Fra le competenze del CRIP c'è anche la raccolta e la validazione di dati di presenza dell'ittiofauna e per questo motivo il Centro di referenza gestisce sulla piattaforma INaturalist.org il progetto "Pesci del Piemonte".

Sul web del Parco del Ticino e Lago Maggiore è consultabile un'area dedicata al CRIP, dove è possibile avere notizie sulle attività della gestione ittica all'interno delle aree protette e della Rete Natura 2000, insieme a indicazioni sulle normative vigenti e i progetti finora attivati.

Le normative di riferimento per la conservazione della biodiversità sono la Direttiva Uccelli 2009/147/CE e la Direttiva Habitat 92/43/CEE; quest'ultima, tra i vari argomenti, elenca le specie ittiche e gli ambienti (habitat) acquatici che devono essere oggetto di tutela, in particolare all'interno dei siti della Rete Natura 2000 (costituita da Siti di Importanza Comunitaria (SIC), Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e Zone di Protezione Speciale (ZPS)). Tali specie e habitat presenti in ambito piemontese, sono riportati nella tabella seguente.

La tutela di ambienti e specie elencati nella Direttiva Habitat avviene a livello regionale, grazie all'applicazione delle "Misure di Conservazione per la tutela della Rete Natura 2000 del Piemonte" che stabiliscono per gli ambienti acquatici sia di acque ferme che di acque correnti, quali sono le misure da attuare per la tutela della fauna ittica.

Il CRIP si avvale della collaborazione volontaria di alcuni ittiologi ed ecologi piemontesi tra cui: Pietro Volta, Paolo Lo Conte e Stefano Fenoglio che validano anche i dati caricati sul progetto Inaturalist dedicato all'ittiofauna.

Tra le recenti attività del CRIP occorre ricordare: l'attivazione di un tavolo di confronto per gli interventi in alveo, la collaborazione alla rendicontazione periodica dei dati ittici in Rete Natura 2000, la creazione di una rete di collaborazione tra i rappresentanti delle Aree protette nelle Consulta pesca provinciali, la definizione di un metodoto di monitoraggio dell'ittiofauna in Rete Natura 2000.

La Regione Piemonte ha istituito altri Centri di referenza con finalità simili, impegnati nella gestione della specie di animali selvatici, ovvero: per l'avifauna planiziale, l'erpetofauna, i grandi carnivori, gli ungulati, la tipica fauna alpina e gli avvoltoi. Loro riferimenti e informazioni sono sul sito web della Regione Piemonte


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