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Viaggi naturali

Viaggiare per riavvicinarsi alla Natura e riscoprire che il contatto con gli ambienti naturali può dare molto di più. Questa è l'essenza dei viaggi naturali di Andrea Ferraretto, l'autore del libro che racconta di parchi, ma non solo. Perché un viaggio naturale può avvenire anche in città.

  • Emanuela Celona
  • Maggio 2016
  • Martedì, 10 Maggio 2016
Viaggi naturali

Che cos'è un 'viaggio naturale'? Una scampagnata in un bosco? Un tuffo nel mare? Oppure una scalata impegnativa? Un viaggio naturale è molto più di tutte queste esperienze messe insieme: è un «modo per riavvicinarsi alla Natura e riscoprire che il contatto con gli ambienti naturali può essere molto di più» di una scampagnata, di un tuffo o di una scalata. È quanto scrive Andrea Ferraretto nel sul ultimo libro «Viaggi Naturali», in cui spiega come si tratti «non solo di un beneficio estetico, per ammirare la bellezza della Natura, ma di ritrovare l'essenzialità di un rapporto che è necessario per il nostro benessere, per recuperare un equilibrio psicofisico che non può essere costruito solo con effetti speciali virtuali». E sono, infatti, luoghi veri quelli che lui ha descritto per il quotidiano La Stampa nel blog «Quattro passi nei parchi» e del quale il libro raccoglie una selezione di 35 luoghi, tra cui parchi, riserve e città.

Anche se «raccontare di parchi non è facile, anzi forse non è proprio possibile», scrive Ferraretto, di parchi l'autore racconta molto nel suo libro. Dall'ammirazione profusa per l'Area marina protetta dell'Isola di Bergeggi che è promotrice di numerose attività turistiche (immersioni, snorkeling, nuoto, vela windsurf, canoa, pesca) per un uso differente delle risorse ambientali rispettando la biodiversità e l'idea che il parco sia un bene collettivo, all'Alta Via dei Parchi dell'Appennino (2 parchi nazionali, 5 regionali, 1 interregionale) situata tra Emilia Romagna, Toscana, Marche su 500 km che creano un insieme di Aree protette a tutela degli ambienti naturali ma anche un sistema che evolve, creando nuove opportunità per restituite ruolo e funzione all'economia di questi luoghi rurali a lungo emarginati. Per proseguire con il marchio delle Saline di Piran, un'area protetta slovena che ha ideato una linea di prodotti cosmetici e non solo, diventata un biglietto da visita per promuovere il territorio, il parco e la qualità delle produzioni locali e poi tornare in Italia e soffermarsi sul Parco nazionale della Majella, dove si lavora molto sulla biodiversità legata all'agricoltura e alla tradizione con il progetto «coltiviamo la diversità» e «cuciniamo la diversità» per dare vita a una rete di ristoranti di qualità e agriturismi per far conoscere la tradizione gastronomica abruzzese ottenuta con produzioni autoctone. E senza dimenticare i parchi del Piemonte, con un viaggio naturale nel Parco Alpi Marittime e il Parco nazionale Gran Paradiso, dove il silenzio e la lentezza diventano due modi 'diversi' per avvicinarsi alla Natura.

Ferraretto spiega che i parchi - sebbene siano il naturale 'antidoto' ai problemi di una vita troppo stressante - non hanno però il monopolio dei viaggi naturali. Ed eccolo, allora, in viaggio verso Berlino. Una città in cui si vive un senso di cambiamento che però ha sempre un risvolto legato al senso della memoria che preserva le proprie radici. Una città in grado di trasformarsi e diventare più «capace di futuro» e un esempio di l'efficienza per l'organizzazione della rete del trasporto pubblico, per lo smaltimento dei rifiuti e la politica energetica. E poi a Roma, con l'Area protetta Provinciale di Torre Flavia e il Parco regionale dell'Appia antica: luoghi che offrono a Roma un'opportunità culturale e di area verde.

Ma un viaggio naturale è anche vivere e scoprire un territorio attraverso esperienze nuove: come i «Movie tour» a Lecce, tra «passeggiate nella storia, corsi di cucina e degustazione nelle cantine» oppure nel Salento in bici, «percorsi in bici, mappe e GPS che sono alla base per per un'immersione nel paesaggio salentino». O ancora, al Carnevale di Sauris: maschere di legno che fanno rivivere la magia dei luoghi in passeggiate notturne nel bosco, per riscoprire il valore della festa legata ai cicli della Natura. Un viaggio naturale è fatto anche di incontri che «scaldano il cuore» come il ricordo di una Fattoria poco lontano da Perugia «Ma' Falda» gestita da due sorelle norvegesi impegnate a coltivare la terra in un zona difficile e intenzionate ad allevare capre. Del resto, ogni viaggio è l'incontro con un luogo e con persone nuove.
Ma i viaggi naturali di Ferraretto non sono solo 'da cartolina' e trova spazio anche l'indignazione. Succede nel Parco dei Monti Lattari in Campania, dove l'indignazione è mista a preoccupazione per la scarsa attenzione adoperata nei confronti del patrimonio ambientale. E purtroppo non è l'unico caso.
Cosa può fare l'opinione pubblica? Chiedere di investire nei luoghi naturali per tutelarli come beni comuni e renderli disponibili a tutti. Ma non basta. Serve l'impegno quotidiano di chi ogni giorno fa si che quei luoghi naturali siano effettivamente patrimoni di tutti.
Buon viaggio e buona lettura a tutti.

Il volume «Viaggi naturali» (di Andrea Ferraretto, Depackagin edition) verrà presentato a Torino, al Circolo del lettori, mercoledì 11 maggio alle ore 18. Per altre informazioni e/o presentazioni: www.viagginaturali.it

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